Nativi digitali, più consapevoli grazie al progetto News&You - mediapolitika.com
"Come superare la sudditanza psicologica, soprattutto, da parte di chi nel mondo dei media è da sempre immerso, come i cosiddetti nativi digitali, rendendoli pienamente consapevoli del mondo, reale e virtuale, in cui vivono?"
No, you were not downloaded - fermi36ore.cosafe.org - VIGNETTA
Nativi digitali? - prezi.com
Contributo IV giornata della didattica museale Assessorato ai B.B.C.C.
Il popolo, dalla rete - ilSole24Ore.it
"Il termine ormai diffusamente utilizzato per identificare le nuove generazioni utilizzatrici spontanee di strumenti informatici quello di "Digital Natives", ovvero "Nativi Digitali""
lunedì 30 aprile 2012
domenica 29 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Conferenza Nativi digitali: niente carta, solo app - partitodemocratico.it
"Chi parteciperà alla prima Conferenza nazionale per la scuola dei 'nativi digitali' (Roma, 25 e 26 maggio), non dimentichi di portare con sé il proprio smartphone o tablet, perché questa sarà una conferenza eco-digitale"
Scuola Digitale Regione Lombardia: soldi buttati? - andrealatino.it
"Quest'oggi mi imbatto in una notizia, navigando in rete. Leggo il titolo: "Addio ai libri. Parte la rivoluzione digitale della scuola". Il mio entusiasmo cresce a dismisura, comincio a gasarmi, pensando: "ah, vuoi vedere che sta volta è quella buona, che qualcosa finalmente si muove?!"
La scuola digitale, Progetto Generazione Web - donne.leonardo.it
"”Progetto Generazione Web”: Lombardia Regione pilota. Dal prossimo anno scolastico 2012-2013, infatti, in Lombardia mille classi delle scuole superiori potranno utilizzare manuali esclusivamente in versione digitale (gli e-book) che potranno consultare tramite netbook o tablet"
Il boom dei dizionari per bambini digitali - repubblia.it
"Lo hanno chiamato DJ perché il Devoto Junior è uno di quei nomi per un dizionario italiano che fa storcere il naso..."
E’ arrivata l’era della scuola digitale: la Regione Lombardia in testa - muovitiitalia.it
"Dal prossimo anno scolastico 2012-2013 mille classi delle scuole superiori potranno dire addio ai libri su supporto cartaceo e utilizzare manuali esclusivamente in versione digitale (gli e-book).."
"Chi parteciperà alla prima Conferenza nazionale per la scuola dei 'nativi digitali' (Roma, 25 e 26 maggio), non dimentichi di portare con sé il proprio smartphone o tablet, perché questa sarà una conferenza eco-digitale"
Scuola Digitale Regione Lombardia: soldi buttati? - andrealatino.it
"Quest'oggi mi imbatto in una notizia, navigando in rete. Leggo il titolo: "Addio ai libri. Parte la rivoluzione digitale della scuola". Il mio entusiasmo cresce a dismisura, comincio a gasarmi, pensando: "ah, vuoi vedere che sta volta è quella buona, che qualcosa finalmente si muove?!"
La scuola digitale, Progetto Generazione Web - donne.leonardo.it
"”Progetto Generazione Web”: Lombardia Regione pilota. Dal prossimo anno scolastico 2012-2013, infatti, in Lombardia mille classi delle scuole superiori potranno utilizzare manuali esclusivamente in versione digitale (gli e-book) che potranno consultare tramite netbook o tablet"
Il boom dei dizionari per bambini digitali - repubblia.it
"Lo hanno chiamato DJ perché il Devoto Junior è uno di quei nomi per un dizionario italiano che fa storcere il naso..."
E’ arrivata l’era della scuola digitale: la Regione Lombardia in testa - muovitiitalia.it
"Dal prossimo anno scolastico 2012-2013 mille classi delle scuole superiori potranno dire addio ai libri su supporto cartaceo e utilizzare manuali esclusivamente in versione digitale (gli e-book).."
venerdì 27 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Epson partecipa all'iniziativa Impres@scuola avviata dal MIUR - in bitcity.it
"Epson partecipa al progetto Impres@scuola avviato dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) per favorire l'informatizzazione delle scuole in termini di infrastruttura, rete internet, sistemi di insegnamento."
Scuola, la svolta e-book in Liguria: disco verde del consiglio regionale al progetto Gasco - in ivg.it
"Attraverso una piattaforma Web i libri saranno scaricabili da un normale computer e si potrà decidere di stampare solo la parte di volume che sarà utilizzata per la singola lezione o per la programmazione mensile o settimanale."
Nuovi media per nuovi modelli formativi - in cremit.it
"Si è svolto, sabato 14 aprile e domenica 15 aprile, a Torino il seminario di studio Eduskill (seguendo il link si trovano i video di tutti gli interventi), organizzato dall'associazione ACMOS di Torino insieme a Urban Experience."
Nativi digitali alla prova ‘diario’ - in lezionidiwebmarketing.it
"Siamo destinati ad essere rimpiazzati dai nativi digitali molto prima dell’età pensionabile?"
Libri di testo informatici: un aiuto dalla Regione - in levantenews.it
"La Regione interviene per diffondere nel sistema scolastico i supporti tecnologici per promuovere la didattica digitale;"
Microsoft e MIUR piano nazionale scuola digitale - in apprendereinrete.it
"Lavagna e gessetto non fanno più per te? Vuoi diventare una Scuola 2.0?"
"Epson partecipa al progetto Impres@scuola avviato dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) per favorire l'informatizzazione delle scuole in termini di infrastruttura, rete internet, sistemi di insegnamento."
Scuola, la svolta e-book in Liguria: disco verde del consiglio regionale al progetto Gasco - in ivg.it
"Attraverso una piattaforma Web i libri saranno scaricabili da un normale computer e si potrà decidere di stampare solo la parte di volume che sarà utilizzata per la singola lezione o per la programmazione mensile o settimanale."
Nuovi media per nuovi modelli formativi - in cremit.it
"Si è svolto, sabato 14 aprile e domenica 15 aprile, a Torino il seminario di studio Eduskill (seguendo il link si trovano i video di tutti gli interventi), organizzato dall'associazione ACMOS di Torino insieme a Urban Experience."
Nativi digitali alla prova ‘diario’ - in lezionidiwebmarketing.it
"Siamo destinati ad essere rimpiazzati dai nativi digitali molto prima dell’età pensionabile?"
Libri di testo informatici: un aiuto dalla Regione - in levantenews.it
"La Regione interviene per diffondere nel sistema scolastico i supporti tecnologici per promuovere la didattica digitale;"
Microsoft e MIUR piano nazionale scuola digitale - in apprendereinrete.it
"Lavagna e gessetto non fanno più per te? Vuoi diventare una Scuola 2.0?"
giovedì 26 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Impara digitale… Ma cosa fate in classe? - faberblog.ilsole24ore.com
"Ma… Cosa fate in classe? Come svolgete una lezione? Questa è la domanda che più mi sento rivolgere quando incontro altri docenti o genitori o ragazzi"
Partono i laboratori regionali gratuiti "non solo LIM" - scuola-digitale.it
"Grazie alla sinergia realizzata con aziende del settore, alla collaborazione del Preside dell’ITT Gentileschi di Milano ed alla disponibilità di alcuni tutor “LIM”, in Lombardia si sono potuti avviare dei micro laboratori di formazione dedicati ai docenti interessati all’uso delle tecnologie in classe e non ancora coinvolti dal Piano di Formazione Nazionale."
Per la classe del futuro i banchi touch di Exodesk - repubblica.it
"Potrebbe essere così la classe di domani. Banchi completamente touch e interazione tra questi e la lavagna, così come con i tablet che sostituirebbero libri e quaderni."
La scuola del futuro avrà i banchi touch - cadoinpiedi.it
"La ExoPc ha firmato un accordo con il governo panamense per realizzare un primo laboratorio di fisica attrezzato con tecnologie e banchi d'avanguardia"
Minori e mondo digitale: Silvia Costa presenta la relazione in Commissione Cultura - silviacosta.it
"Minori e mondo digitale. Questo è il titolo della relazione presentata ieri in Commissione Cultura del Parlamento europeo dall’eurodeputata del Pd Silvia Costa."
"Ma… Cosa fate in classe? Come svolgete una lezione? Questa è la domanda che più mi sento rivolgere quando incontro altri docenti o genitori o ragazzi"
Partono i laboratori regionali gratuiti "non solo LIM" - scuola-digitale.it
"Grazie alla sinergia realizzata con aziende del settore, alla collaborazione del Preside dell’ITT Gentileschi di Milano ed alla disponibilità di alcuni tutor “LIM”, in Lombardia si sono potuti avviare dei micro laboratori di formazione dedicati ai docenti interessati all’uso delle tecnologie in classe e non ancora coinvolti dal Piano di Formazione Nazionale."
Per la classe del futuro i banchi touch di Exodesk - repubblica.it
"Potrebbe essere così la classe di domani. Banchi completamente touch e interazione tra questi e la lavagna, così come con i tablet che sostituirebbero libri e quaderni."
La scuola del futuro avrà i banchi touch - cadoinpiedi.it
"La ExoPc ha firmato un accordo con il governo panamense per realizzare un primo laboratorio di fisica attrezzato con tecnologie e banchi d'avanguardia"
Minori e mondo digitale: Silvia Costa presenta la relazione in Commissione Cultura - silviacosta.it
"Minori e mondo digitale. Questo è il titolo della relazione presentata ieri in Commissione Cultura del Parlamento europeo dall’eurodeputata del Pd Silvia Costa."
mercoledì 25 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Scuole della Bat, giovani e nuove tecnologie: arriva Eipass4School - ilquotidianoitaliano.it
"Uno degli scopi che ci si è prefissati di raggiungere a livello nazionale consiste nel diffondere la cosiddetta “cultura digitale” con un occhio di particolare riguardo nei confronti dei più giovani"
San Micheletto: docenti a confronto sulle esperienze nell'utilizzo delle tecnologie informatiche - lagazzettadilucca.it
"“La didattica al tempo delle LIM. Raccontiamo la scuola” è il tema dell’incontro promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, in programma giovedì 26 aprile, alle ore 14.30, nella Sala Convegni “Vincenzo Da Massa Carrara” del Complesso di San Micheletto."
Scuola digitale: Addio ai libri in forma cartacea per mille scuole superiori lombarde - ustcremona.it
"Dal prossimo anno scolastico 2012-2013 mille classi delle scuole superiori potranno dire addio ai libri su supporto cartaceo e utilizzare manuali esclusivamente in versione digitale (gli e-book)"
L'istruzione a scuola nell'era digitale - julienews.it
"Educare i giovani al buon uso dei moderni mezzi di comunicazione. Perché il futuro della conoscenza passa per il mondo digitale."
"Uno degli scopi che ci si è prefissati di raggiungere a livello nazionale consiste nel diffondere la cosiddetta “cultura digitale” con un occhio di particolare riguardo nei confronti dei più giovani"
San Micheletto: docenti a confronto sulle esperienze nell'utilizzo delle tecnologie informatiche - lagazzettadilucca.it
"“La didattica al tempo delle LIM. Raccontiamo la scuola” è il tema dell’incontro promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, in programma giovedì 26 aprile, alle ore 14.30, nella Sala Convegni “Vincenzo Da Massa Carrara” del Complesso di San Micheletto."
Scuola digitale: Addio ai libri in forma cartacea per mille scuole superiori lombarde - ustcremona.it
"Dal prossimo anno scolastico 2012-2013 mille classi delle scuole superiori potranno dire addio ai libri su supporto cartaceo e utilizzare manuali esclusivamente in versione digitale (gli e-book)"
L'istruzione a scuola nell'era digitale - julienews.it
"Educare i giovani al buon uso dei moderni mezzi di comunicazione. Perché il futuro della conoscenza passa per il mondo digitale."
martedì 24 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Microsoft Italia e Anp, insieme per l'innovazione nelle scuole italiane - impresacity.it
"Si è aperto a Venetico (Me) il ciclo di seminari formativi per presentare la "Scuola Digitale" e le soluzioni offerte da Microsoft nel campo della didattica."
Corsa ai tablet: perché? - in ilsole24ore.it, di Dianora Bardi
"In questi ultimi mesi molti dirigenti scolastici stanno iniziando una “corsa al tablet” per presentare un nuovo volto “tecnologico”, “3.0″, ai propri istituti scolastici"
Addio ai libri. Parte la rivoluzione digitale della scuola - in varesenews.it
"Siglato un accordo tra Ministero dell'Istruzione e Regione Lombardia per dotare 25.000 studenti di supporti informatici. La sperimentazione è già avviata al Crespi, con qualche resistenza"
Parole in rete, la scuola verso il digitale - iltitolo.it
"A Marina di Massa un convegno per spiegare, capire e promuovere il passaggio della scuola al digitale."
IAB Lounge e le possibilità delle Smart Tv - in pubblicitaitalia.it
"Chissà se i nativi digitali fra una dozzina d'anni ricorderanno quell'epoca in cui i telefoni servivano solo per telefonare e la tv era la versione catodica del focolare in cui i paleodigitali lasciavano affondare tutti i pensieri alla fine di una giornata"
L'era dei nativi digitali - in La Tana del Dodo - BLOG
"Almeno voi mi sapete spiegare come sia possibile che se io metto in mano ad una bambina (in questo caso a mia sorella) una roba tecnologica di qualunque genere e forma lei riesce a sbrogliare la matassa senza che io le spieghi nulla?"
"Si è aperto a Venetico (Me) il ciclo di seminari formativi per presentare la "Scuola Digitale" e le soluzioni offerte da Microsoft nel campo della didattica."
Corsa ai tablet: perché? - in ilsole24ore.it, di Dianora Bardi
"In questi ultimi mesi molti dirigenti scolastici stanno iniziando una “corsa al tablet” per presentare un nuovo volto “tecnologico”, “3.0″, ai propri istituti scolastici"
Addio ai libri. Parte la rivoluzione digitale della scuola - in varesenews.it
"Siglato un accordo tra Ministero dell'Istruzione e Regione Lombardia per dotare 25.000 studenti di supporti informatici. La sperimentazione è già avviata al Crespi, con qualche resistenza"
Parole in rete, la scuola verso il digitale - iltitolo.it
"A Marina di Massa un convegno per spiegare, capire e promuovere il passaggio della scuola al digitale."
IAB Lounge e le possibilità delle Smart Tv - in pubblicitaitalia.it
"Chissà se i nativi digitali fra una dozzina d'anni ricorderanno quell'epoca in cui i telefoni servivano solo per telefonare e la tv era la versione catodica del focolare in cui i paleodigitali lasciavano affondare tutti i pensieri alla fine di una giornata"
L'era dei nativi digitali - in La Tana del Dodo - BLOG
"Almeno voi mi sapete spiegare come sia possibile che se io metto in mano ad una bambina (in questo caso a mia sorella) una roba tecnologica di qualunque genere e forma lei riesce a sbrogliare la matassa senza che io le spieghi nulla?"
lunedì 23 aprile 2012
Rassegna stampa e web
La scuola 2.0 è con i libri su tablet - in LaStampa.it
"Zanichelli pubblica i libri scolastici multimediali per iPad e Android in Italia"
Profumo: "Scuola, università, impresa un patto a tre per rilanciare il Paese" - in repubblica.it, di Stefano Soccorso
"«Io sono un ingegnere», ama ripetere il ministro Francesco Profumo. «Intendo spendere questo periodo limitato in cui staremo al governo, e ho iniziato a farlo dal primo giorno, riavviando i tanti meccanismi che si erano inceppati, oliando le strutture, mettendo a punto gli strumenti, razionalizzando competenze e divisioni di compiti."
Chi sono i nativi digitali - in ilSole24Ore.it
"Il termine ormai diffusamente utilizzato per identificare le nuove generazioni utilizzatrici spontanee di strumenti informatici è quello di "Digital Natives", ovvero "Nativi Digitali", giovani che si destreggiano fin da tenera età con strumenti informatici."
Zanichelli, i testi scolastici arrivano sui tablet - unità.it
"Si studia leggendo, ascoltando, guardando, navigando e si annota il tutto sul "quaderno multimediale": è la scuola 2.0»."
Internet, siamo digitalie più agitati dopo l’uso - in lagazzettadelmezzogiorno.it
"Un mondo in cui un numero sempre maggiore di esperienze, attività, contatti è obbligatoriamente mediato da un aggeggio digitale. Il carattere obbligatorio di questa mediazione ha trasformato il nostro ambiente e il nostro comportamento, non soltanto di noi seniores, ma soprattutto dei bambini e dei giovani, che ormai si chiamano “nativi digitali”."
A noi la tecnologia piace... ma con prudenza - in varesenews.it
"Gli studenti della scuola media "Enrico Fermi", durante la giornata dedicata al giornalismo, hanno affrontato il tema del rapporto che c'è tra i giovani e i nuovi strumenti tecnologici."
"Zanichelli pubblica i libri scolastici multimediali per iPad e Android in Italia"
Profumo: "Scuola, università, impresa un patto a tre per rilanciare il Paese" - in repubblica.it, di Stefano Soccorso
"«Io sono un ingegnere», ama ripetere il ministro Francesco Profumo. «Intendo spendere questo periodo limitato in cui staremo al governo, e ho iniziato a farlo dal primo giorno, riavviando i tanti meccanismi che si erano inceppati, oliando le strutture, mettendo a punto gli strumenti, razionalizzando competenze e divisioni di compiti."
Chi sono i nativi digitali - in ilSole24Ore.it
"Il termine ormai diffusamente utilizzato per identificare le nuove generazioni utilizzatrici spontanee di strumenti informatici è quello di "Digital Natives", ovvero "Nativi Digitali", giovani che si destreggiano fin da tenera età con strumenti informatici."
Zanichelli, i testi scolastici arrivano sui tablet - unità.it
"Si studia leggendo, ascoltando, guardando, navigando e si annota il tutto sul "quaderno multimediale": è la scuola 2.0»."
Internet, siamo digitalie più agitati dopo l’uso - in lagazzettadelmezzogiorno.it
"Un mondo in cui un numero sempre maggiore di esperienze, attività, contatti è obbligatoriamente mediato da un aggeggio digitale. Il carattere obbligatorio di questa mediazione ha trasformato il nostro ambiente e il nostro comportamento, non soltanto di noi seniores, ma soprattutto dei bambini e dei giovani, che ormai si chiamano “nativi digitali”."
A noi la tecnologia piace... ma con prudenza - in varesenews.it
"Gli studenti della scuola media "Enrico Fermi", durante la giornata dedicata al giornalismo, hanno affrontato il tema del rapporto che c'è tra i giovani e i nuovi strumenti tecnologici."
domenica 22 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Nativi digitali recensiscono un vecchio Commodore - in artebit.it
"Prendi un vecchio, glorioso mini computer degli anni Ottanta, di quelli con pochi Kb di ram e il registratore di musicassette da cui caricare (in svariate decine di interminabili minuti) i classici giochi a otto bit.Prendi due bambini di oggi, i cosiddetti nativi digitali, che hanno imparato a usare pc e touch screen prima ancora di concludere lo svezzamento."
La Rete e la via breve per la felicità - in domaniandriese.it
"Nativi digitali. Ecco il termine coniato ma Mark Prensky per definire i giovani della nostra generazione. Giovani alienati dalla tecnologia, sommersi da un vortice di stimoli e messaggi che, a volte, disorientano"
Nativi digitali o geni del copia e incolla? - in ilsussidiario.net
"In qualità di giovane, e forse un po’ sprovveduto, insegnante mi permetto di intervenire con alcune riflessioni a proposito del dibattito che il Suo giornale sta ospitando sulla digitalizzazione della scuola"
Piano nazionale scuola digitale - in atestino.it
"Il Governo, nel definire l’Agenda Digitale Italiana(ADI), ha individuato nel potenziamento e l’accelerazione del Piano Nazionale Scuola Digitale uno dei mezzi per raggiungere gli obiettivi di innovazione definiti a livello europeo"
Lim e didattica - Istituto tedesco di Avellino - CONVEGNO
“Feed generation, come aggregare le generazioni?” - in estense.com
"Incontro con il conduttore Federico Taddia nell'ambito del progetto “Tutti su Internet - Settimana dell’Alfabetizzazione digitale” "
"Prendi un vecchio, glorioso mini computer degli anni Ottanta, di quelli con pochi Kb di ram e il registratore di musicassette da cui caricare (in svariate decine di interminabili minuti) i classici giochi a otto bit.Prendi due bambini di oggi, i cosiddetti nativi digitali, che hanno imparato a usare pc e touch screen prima ancora di concludere lo svezzamento."
La Rete e la via breve per la felicità - in domaniandriese.it
"Nativi digitali. Ecco il termine coniato ma Mark Prensky per definire i giovani della nostra generazione. Giovani alienati dalla tecnologia, sommersi da un vortice di stimoli e messaggi che, a volte, disorientano"
Nativi digitali o geni del copia e incolla? - in ilsussidiario.net
"In qualità di giovane, e forse un po’ sprovveduto, insegnante mi permetto di intervenire con alcune riflessioni a proposito del dibattito che il Suo giornale sta ospitando sulla digitalizzazione della scuola"
Piano nazionale scuola digitale - in atestino.it
"Il Governo, nel definire l’Agenda Digitale Italiana(ADI), ha individuato nel potenziamento e l’accelerazione del Piano Nazionale Scuola Digitale uno dei mezzi per raggiungere gli obiettivi di innovazione definiti a livello europeo"
Lim e didattica - Istituto tedesco di Avellino - CONVEGNO
“Feed generation, come aggregare le generazioni?” - in estense.com
"Incontro con il conduttore Federico Taddia nell'ambito del progetto “Tutti su Internet - Settimana dell’Alfabetizzazione digitale” "
Rassegna stampa e web
Studenti: in Usa scoppia la tablet mania. L'Italia continua a preferire il libro su carta - in ibtimes.com
"Tablet e studenti: in America è stato amore a prima vista. In Italia non siamo neppure alla fase del primo appuntamento"
Scuola, sì alla lavagna digitale. I prof: "Serve formazione" - in scuolaeweb.it
"Promossa con la media dell’8. Almeno per ora. La Lim, lavagna interattiva multimediale, è sempre più protagonista della scuola italiana che, al di là dei problemi legati ai precari, alla sicurezza degli edifici, alla mancanza di fondi, continua a investire nelle nuove tecnologie."
Scuola digitale: Regione lancia bando per E-Book - in mantova.com
"La digitalizzazione della didattica va compiuta di pari passo con una rivoluzione culturale di approccio al mondo della scuola differente, che coinvolga gli studenti, gli insegnanti e le famiglie."
Cartelle leggere: in Lombardia arriva la 'scuola digitale' - vaol.it
"In pratica l'accordo prevede l'assegnazione di 250 euro a ciascuno studente della classe digitale oltre a 1.750 euro per l'acquisto di un dispositivo d'aula come le Lavagne Interattive Multimediali (LIM)"
Lombardia: debutta in Italia la scuola digitale - in asca.it
"Dal prossimo anno scolastico 2012-2013 mille classi delle scuole superiori potranno dire addio ai libri su supporto cartaceo e utilizzare manuali esclusivamente in versione digitale (gli e-book)"
Agenda digitale, l'Umbria e il Lazio spingono l'acceleratore - in corrierecomunicazioni.it
"Gli studenti useranno solo materiale digitale e questo permetterà loro di crescere e proiettarsi sul futuro. Inoltre ci sarà un risparmio per le famiglie, i libri digitali costano meno dei libri cartacei"
Debutta la scuola digitale, Regione apripista - in regione.lombardia.it
"Parallelamente alla digitalizzazione della didattica, si sta sviluppando la sperimentazione di sistemi digitali per l'organizzazione delle scuole (segreterie, registri, accessi, servizi, ecc.)"
"Tablet e studenti: in America è stato amore a prima vista. In Italia non siamo neppure alla fase del primo appuntamento"
Scuola, sì alla lavagna digitale. I prof: "Serve formazione" - in scuolaeweb.it
"Promossa con la media dell’8. Almeno per ora. La Lim, lavagna interattiva multimediale, è sempre più protagonista della scuola italiana che, al di là dei problemi legati ai precari, alla sicurezza degli edifici, alla mancanza di fondi, continua a investire nelle nuove tecnologie."
Scuola digitale: Regione lancia bando per E-Book - in mantova.com
"La digitalizzazione della didattica va compiuta di pari passo con una rivoluzione culturale di approccio al mondo della scuola differente, che coinvolga gli studenti, gli insegnanti e le famiglie."
Cartelle leggere: in Lombardia arriva la 'scuola digitale' - vaol.it
"In pratica l'accordo prevede l'assegnazione di 250 euro a ciascuno studente della classe digitale oltre a 1.750 euro per l'acquisto di un dispositivo d'aula come le Lavagne Interattive Multimediali (LIM)"
Lombardia: debutta in Italia la scuola digitale - in asca.it
"Dal prossimo anno scolastico 2012-2013 mille classi delle scuole superiori potranno dire addio ai libri su supporto cartaceo e utilizzare manuali esclusivamente in versione digitale (gli e-book)"
Agenda digitale, l'Umbria e il Lazio spingono l'acceleratore - in corrierecomunicazioni.it
"Gli studenti useranno solo materiale digitale e questo permetterà loro di crescere e proiettarsi sul futuro. Inoltre ci sarà un risparmio per le famiglie, i libri digitali costano meno dei libri cartacei"
Debutta la scuola digitale, Regione apripista - in regione.lombardia.it
"Parallelamente alla digitalizzazione della didattica, si sta sviluppando la sperimentazione di sistemi digitali per l'organizzazione delle scuole (segreterie, registri, accessi, servizi, ecc.)"
venerdì 20 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Lombardia: debutta la scuola digitale. "Risparmi per famiglie" - in agi.it
"Dal prossimo anno scolastico mille classi delle scuole superiori lombarde diranno addio ai libri cartacei sostituiti da manuali digitali e tablet"
Intervista al linguista Raffaele Simone - in metronews.it, di Paola Rizzi
"La scuola come può affrontare questi cambiamenti? Oscilla tra due poli: o si chiude e tiene fuori il mondo della Rete come se non esistesse. Oppure fa il contrario e introduce l’iPad come la soluzione di tutti i problemi, una dottrina che ha preso piede anche al ministero. Io credo che la cultura digitale debba entrare nella scuola ma in modo critico"
Zanichelli apre l’era dei libri scolastici di testo su iPad - in pianetatech.it, di Alessandro Colao
"Zanichelli – Libri Multimediali per la scuola 2.0E’ Zanichelli il primo editore da aprire in Italia “l’era” dei libri scolastici di testo su iPad"
Telecom: Pisa, over 60 e internet coach progetto navigare insieme - in agi.it
"Domani alle 16.00, all' Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci in via Contessa Matilde 74, avra' luogo la festa di chiusura dei corsi del progetto 'Navigare Insieme' di Telecom Italia"
La scuola entra nell'era digitale - almanacco.cnr.it
"La scuola è uno degli snodi dell'innovazione del sistema paese e ha il dovere di adeguarsi alle esigenze educative di nuove generazioni di studenti dalle competenze sempre più avanzate."
Segnaliamo inoltre:
Impara Digitale - Centro Studi Impara Digitale è una Associazione Registrata che ha l’obiettivo di offrire all’Italia il proprio servizio per lo accelerare lo sviluppo della adozione e sfruttamento positivo delle tecnologie digitali nella didattica.
"Dal prossimo anno scolastico mille classi delle scuole superiori lombarde diranno addio ai libri cartacei sostituiti da manuali digitali e tablet"
Intervista al linguista Raffaele Simone - in metronews.it, di Paola Rizzi
"La scuola come può affrontare questi cambiamenti? Oscilla tra due poli: o si chiude e tiene fuori il mondo della Rete come se non esistesse. Oppure fa il contrario e introduce l’iPad come la soluzione di tutti i problemi, una dottrina che ha preso piede anche al ministero. Io credo che la cultura digitale debba entrare nella scuola ma in modo critico"
Zanichelli apre l’era dei libri scolastici di testo su iPad - in pianetatech.it, di Alessandro Colao
"Zanichelli – Libri Multimediali per la scuola 2.0E’ Zanichelli il primo editore da aprire in Italia “l’era” dei libri scolastici di testo su iPad"
Telecom: Pisa, over 60 e internet coach progetto navigare insieme - in agi.it
"Domani alle 16.00, all' Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci in via Contessa Matilde 74, avra' luogo la festa di chiusura dei corsi del progetto 'Navigare Insieme' di Telecom Italia"
La scuola entra nell'era digitale - almanacco.cnr.it
"La scuola è uno degli snodi dell'innovazione del sistema paese e ha il dovere di adeguarsi alle esigenze educative di nuove generazioni di studenti dalle competenze sempre più avanzate."
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Segnaliamo inoltre:
Impara Digitale - Centro Studi Impara Digitale è una Associazione Registrata che ha l’obiettivo di offrire all’Italia il proprio servizio per lo accelerare lo sviluppo della adozione e sfruttamento positivo delle tecnologie digitali nella didattica.
giovedì 19 aprile 2012
Rassegna stampa e web
I primi libri scolastici digitali e interattivi su iPad arrivano in Italia con Zanichelli - in macitynet.it
"Zanichelli presenta i Libri Multimediali per la scuola 2.0: la versione digitale e interattiva dei libri di testo scolastici permette agli studenti di riascoltare la lezione, attivare animazioni, guardare video con esperimenti ed esercizi, sottolineare, prendere appunti e molto altro ancora"
Zanichelli sforna 14 testi scolastici per tablet - in globalist.it, di Pino Bruno
"Così scriveva il 9 febbraio il Ministero per l'Istruzione Pubblica: dal prossimo anno scolastico i libri di testo da adottare "nelle scuole statali di ogni ordine e grado devono essere redatti in forma mista (parte cartacea e parte in formato digitale) ovvero debbono essere interamente scaricabili da internet."
Il prof di latino adesso è digitale, così i ragazzi ameranno Cicerone - in notiziarioitaliano.it, di Simonetta Fiori
"È STATO pensato per gli studenti liceali, ma risulta utile anche per i genitori preoccupati per i famigerati "compiti a casa": un tutor di latino che sostituisce le vecchie ripetizioni. Online."
SCUOLA. Si fa strada l'hitech, ma la sicurezza no - in Vita.it
"Nuove tecnologie e stato dell'edilizia scolastica al centro di "Diritti in classe", la rivista per docenti di Save The Children"
La scuola: passato, presente e futuro in un mondo che cambia - in flcgil.it, di Mina Spicola
"Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare. Albert Einstein"
Open Famiglia - Nativi digitali - VIDEO
Matteo Lancini intervista Paolo Ferri in occasione dell'iniziativa Open Famiglia di Vodafone
Scuola digitale: il primato dell'isola. Per lavagne e tablet 120 milioni - in regione.sardegna.it
La Sardegna promossa dal ministro: il progetto si attuerà in tutta Italia
Dalla Sardegna un progetto guida per la didattica digitale a scuola - in lanuovasardegna.gelocal.it
"Parte dall’isola la rivoluzione didattica digitale. Il ministro Profumo assume come progetto guida nazionale quello della Sardegna."
SCUOLA/ L’esperto: abbassare il prezzo dei libri si può, ecco come - in ilsussidiario.net
"(...) In termini economici, i 300 euro erano una “barriera all’ingresso” dell’accesso della mia allieva al libro di suo interesse"
"Zanichelli presenta i Libri Multimediali per la scuola 2.0: la versione digitale e interattiva dei libri di testo scolastici permette agli studenti di riascoltare la lezione, attivare animazioni, guardare video con esperimenti ed esercizi, sottolineare, prendere appunti e molto altro ancora"
Zanichelli sforna 14 testi scolastici per tablet - in globalist.it, di Pino Bruno
"Così scriveva il 9 febbraio il Ministero per l'Istruzione Pubblica: dal prossimo anno scolastico i libri di testo da adottare "nelle scuole statali di ogni ordine e grado devono essere redatti in forma mista (parte cartacea e parte in formato digitale) ovvero debbono essere interamente scaricabili da internet."
Il prof di latino adesso è digitale, così i ragazzi ameranno Cicerone - in notiziarioitaliano.it, di Simonetta Fiori
"È STATO pensato per gli studenti liceali, ma risulta utile anche per i genitori preoccupati per i famigerati "compiti a casa": un tutor di latino che sostituisce le vecchie ripetizioni. Online."
SCUOLA. Si fa strada l'hitech, ma la sicurezza no - in Vita.it
"Nuove tecnologie e stato dell'edilizia scolastica al centro di "Diritti in classe", la rivista per docenti di Save The Children"
La scuola: passato, presente e futuro in un mondo che cambia - in flcgil.it, di Mina Spicola
"Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare. Albert Einstein"
Open Famiglia - Nativi digitali - VIDEO
Matteo Lancini intervista Paolo Ferri in occasione dell'iniziativa Open Famiglia di Vodafone
Scuola digitale: il primato dell'isola. Per lavagne e tablet 120 milioni - in regione.sardegna.it
La Sardegna promossa dal ministro: il progetto si attuerà in tutta Italia
Dalla Sardegna un progetto guida per la didattica digitale a scuola - in lanuovasardegna.gelocal.it
"Parte dall’isola la rivoluzione didattica digitale. Il ministro Profumo assume come progetto guida nazionale quello della Sardegna."
SCUOLA/ L’esperto: abbassare il prezzo dei libri si può, ecco come - in ilsussidiario.net
"(...) In termini economici, i 300 euro erano una “barriera all’ingresso” dell’accesso della mia allieva al libro di suo interesse"
mercoledì 18 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Videogiocando si impara - in blog.panorama.it, di Piero Legora
"I serious game permettono di imparare in modo induttivo, ossia dal particolare al generale, proprio come si fa con i programmi al computer e con tutte le nuove tecnologie"
Nuovi media e nuovi modelli educativi - di Pier Cesare Rivoltella - BLOG
"Si è svolto, sabato 14 aprile e domenica 15 aprilei, a Torino il seminario di studio Eduskill (seguendo il link si trovano i video di tutti gli interventi), organizzato dall'associazione ACMOS di Torino insieme a Urban Experience"
YouTube e la matematica - in IstitutoComprensivoValleDeiLaghi.it
"Salman Khan è un ingegnere statunitense originario del Bangladesh. Qualche anno fa la sua nipotina gli chiese delle ripetizioni di matematica, ma non abitando nella stessa città le lezioni si svolgevano on line."
Caro ministro, non basta un clic per educare i giovani - ilSussidiario.net
"Nel nuovo Atto si premette, infatti, con una enfasi inconsueta, che “l’istruzione, la formazione, la ricerca e l’innovazione tecnologica sono essenziali per l’educazione dei giovani ed il loro futuro e per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese”."
Facebook for parents: genitori e social network - in Lab.Vodafone.it, di Olimpia Bartalini
Genitori, nonni, insegnanti, educatori si trovano a interagire con giovani sempre più internauti, che navigano abilmente tra social media e siti web.
e-Care Family: la sicurezza inizia a scuola - in MondoDigitale.org
"FMD e INAIL per l’alfabetizzazione intergenerazionale sulla sicurezza a scuola, a casa e sul posto di lavoro."
"I serious game permettono di imparare in modo induttivo, ossia dal particolare al generale, proprio come si fa con i programmi al computer e con tutte le nuove tecnologie"
Nuovi media e nuovi modelli educativi - di Pier Cesare Rivoltella - BLOG
"Si è svolto, sabato 14 aprile e domenica 15 aprilei, a Torino il seminario di studio Eduskill (seguendo il link si trovano i video di tutti gli interventi), organizzato dall'associazione ACMOS di Torino insieme a Urban Experience"
YouTube e la matematica - in IstitutoComprensivoValleDeiLaghi.it
"Salman Khan è un ingegnere statunitense originario del Bangladesh. Qualche anno fa la sua nipotina gli chiese delle ripetizioni di matematica, ma non abitando nella stessa città le lezioni si svolgevano on line."
Caro ministro, non basta un clic per educare i giovani - ilSussidiario.net
"Nel nuovo Atto si premette, infatti, con una enfasi inconsueta, che “l’istruzione, la formazione, la ricerca e l’innovazione tecnologica sono essenziali per l’educazione dei giovani ed il loro futuro e per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese”."
Facebook for parents: genitori e social network - in Lab.Vodafone.it, di Olimpia Bartalini
Genitori, nonni, insegnanti, educatori si trovano a interagire con giovani sempre più internauti, che navigano abilmente tra social media e siti web.
e-Care Family: la sicurezza inizia a scuola - in MondoDigitale.org
"FMD e INAIL per l’alfabetizzazione intergenerazionale sulla sicurezza a scuola, a casa e sul posto di lavoro."
martedì 17 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Nativi digitali e CyberStruzzi - Francesco Muzzarelli (docente alla facoltà di scienze della formazione dell'Università agli studi di Bologna) - VIDEO
La generazione dei nativi digitali e le nuove esigenze della didattica
Eurostat: l'Italia del digital divide - in WebNews.it, di Marco Grigis
"In occasione dell’European e-Skills Week, che ha avuto luogo nei paesi dell’Unione Europea dal 26 al 30 marzo, l’Eurostat ha voluto rilasciare i dati sulle capacità informatiche individuali e sul numero di diplomati e laureati in materie informatiche"
La saga di Harry Potter è finita e ora è un social network - in Linkiesta.it, di Tommaso Canetta
"Oggi Joanne Rowling, l’autrice della serie che ha venduto oltre 400 milioni di copie, vuole avvicinare anche il pubblico dei più piccoli, i così detti “nativi digitali”"
Mamma e papà, vi mando a scuola di facebook - in TribunaTreviso.geolocal.it
"La proposta della H-Farm di Roncade. Tre appuntamenti da maggio a giugno: «Aiuteremo i genitori a dialogare con il social network»"
Civita Castellana.E-Care Family: la sicurezza inizia a scuola. Giovani tutor e anziani insieme per l’alfabetizzazione digitale - in CivitaNews.it
"Fondazione Mondo Digitale e INAIL per l’alfabetizzazione intergenerazionale sulla sicurezza a scuola, a casa e sul posto di lavoro"
La generazione dei nativi digitali e le nuove esigenze della didattica
Eurostat: l'Italia del digital divide - in WebNews.it, di Marco Grigis
"In occasione dell’European e-Skills Week, che ha avuto luogo nei paesi dell’Unione Europea dal 26 al 30 marzo, l’Eurostat ha voluto rilasciare i dati sulle capacità informatiche individuali e sul numero di diplomati e laureati in materie informatiche"
La saga di Harry Potter è finita e ora è un social network - in Linkiesta.it, di Tommaso Canetta
"Oggi Joanne Rowling, l’autrice della serie che ha venduto oltre 400 milioni di copie, vuole avvicinare anche il pubblico dei più piccoli, i così detti “nativi digitali”"
Mamma e papà, vi mando a scuola di facebook - in TribunaTreviso.geolocal.it
"La proposta della H-Farm di Roncade. Tre appuntamenti da maggio a giugno: «Aiuteremo i genitori a dialogare con il social network»"
Civita Castellana.E-Care Family: la sicurezza inizia a scuola. Giovani tutor e anziani insieme per l’alfabetizzazione digitale - in CivitaNews.it
"Fondazione Mondo Digitale e INAIL per l’alfabetizzazione intergenerazionale sulla sicurezza a scuola, a casa e sul posto di lavoro"
lunedì 16 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Sì, il latino fa bene ai nativi digitali - in Corriere.it
"Difendere l'anomalia della scuola italiana rispetto all'Europa, che ha confinato lo studio dei classici a esigue minoranze"
Giocare e apprendere con le tecnologie - EducationDuePuntoZero.it, di Linda Giannini
"Resto sempre più convinta che le tecnologie non limitano la creatività, la fantasia e la spontaneità di bambine, bambini e ragazzi né la loro capacità di collaborare e condividere con amici, genitori e insegnanti."
Noi, nativi digitali - EssenzaDigitale.net
"Siamo cresciuti con e su Internet. Questo ci rende differenti."
Dieci ragioni per cui investire in tecnologia - Trend-Online.com
"Nativi Digitali Il numero dei "Nativi Digitali" cresce ogni anno, quanto più nuovi individui nascono e diventano adulti. Questa generazione vive la tecnologia come una necessità e ha elevati livelli di spesa in questo settore."
AICA: tecnologia e competenze digitali a scuola al centro delle iniziative per la eSkills Week - in FreOnlinee.com, di Caterina Ferrara
"AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) ha aderito anche quest’anno alla “eSKills Week”, la campagna di sensibilizzazione sull’importanza delle competenze digitali nella scuola e nel lavoro promossa dalla Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione Europea, che si svolge dall’ultima settimana di marzo a maggio in oltre 30 paesi"
Il valore delle competenze informatiche e delle certificazioni nella scuola e nel lavoro - 3 maggio 2012, Scuola media F. Muttoni, Vicenza - CONFERENZA
"L’evento si svolgerà nell’ambito della e-Skills Week 2012l’iniziativa dell’Unione Europea a sostegno delle Competenze Digitali"
Leggere in-rete. Il piacere della lettura tra web e ebook - in PrimaPaginaMolise.com
"Questo il titolo della serie di appuntamenti che si terranno da metà aprile a maggio presso la Biblioteca Provinciale Albino e che rientrano nel programma nazionale delle iniziative del Maggio dei Libri"
La campanella digitale libri di testo digitali e licenza creative commons - in ScuolaCheFaRete.it, di Ermanno Ferretti
"Un paio di settimane fa, nella puntata precedente di questa rubrica, ho parlato di libri di testo: della normativa che impone di adottare solo libri disponibili in formato digitale o “misto” e di alcune iniziative, sparse per l’Italia, che cercano di cogliere – davanti a tante speranze disattese – il meglio dello spirito di questa normativa."
La scuola digitale esiste per davvero! - in ApprendereInRete.it
"A Caivano (Napoli), a Peschiera Borromeo (Milano) e a Roma, tre scuole – primarie, secondarie di I° grado e infanzia - hanno partecipato a un progetto Microsoft di sperimentazione didattica focalizzata sull’uso della tecnologia, aprendo così la strada a un percorso di innovazione per tutte le scuole del territorio nazionale."
Editoria digitale scolastica - in WorldPressProfessional.it
"Tra le attività del Piano Scuola Digitale, promosso dal Ministrero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) per aumentare l'integrazione delle tecnologie nella didattica, spicca l'Editoria Digitale Scolastica."
"Difendere l'anomalia della scuola italiana rispetto all'Europa, che ha confinato lo studio dei classici a esigue minoranze"
Giocare e apprendere con le tecnologie - EducationDuePuntoZero.it, di Linda Giannini
"Resto sempre più convinta che le tecnologie non limitano la creatività, la fantasia e la spontaneità di bambine, bambini e ragazzi né la loro capacità di collaborare e condividere con amici, genitori e insegnanti."
Noi, nativi digitali - EssenzaDigitale.net
"Siamo cresciuti con e su Internet. Questo ci rende differenti."
Dieci ragioni per cui investire in tecnologia - Trend-Online.com
"Nativi Digitali Il numero dei "Nativi Digitali" cresce ogni anno, quanto più nuovi individui nascono e diventano adulti. Questa generazione vive la tecnologia come una necessità e ha elevati livelli di spesa in questo settore."
AICA: tecnologia e competenze digitali a scuola al centro delle iniziative per la eSkills Week - in FreOnlinee.com, di Caterina Ferrara
"AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) ha aderito anche quest’anno alla “eSKills Week”, la campagna di sensibilizzazione sull’importanza delle competenze digitali nella scuola e nel lavoro promossa dalla Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione Europea, che si svolge dall’ultima settimana di marzo a maggio in oltre 30 paesi"
Il valore delle competenze informatiche e delle certificazioni nella scuola e nel lavoro - 3 maggio 2012, Scuola media F. Muttoni, Vicenza - CONFERENZA
"L’evento si svolgerà nell’ambito della e-Skills Week 2012l’iniziativa dell’Unione Europea a sostegno delle Competenze Digitali"
Leggere in-rete. Il piacere della lettura tra web e ebook - in PrimaPaginaMolise.com
"Questo il titolo della serie di appuntamenti che si terranno da metà aprile a maggio presso la Biblioteca Provinciale Albino e che rientrano nel programma nazionale delle iniziative del Maggio dei Libri"
La campanella digitale libri di testo digitali e licenza creative commons - in ScuolaCheFaRete.it, di Ermanno Ferretti
"Un paio di settimane fa, nella puntata precedente di questa rubrica, ho parlato di libri di testo: della normativa che impone di adottare solo libri disponibili in formato digitale o “misto” e di alcune iniziative, sparse per l’Italia, che cercano di cogliere – davanti a tante speranze disattese – il meglio dello spirito di questa normativa."
La scuola digitale esiste per davvero! - in ApprendereInRete.it
"A Caivano (Napoli), a Peschiera Borromeo (Milano) e a Roma, tre scuole – primarie, secondarie di I° grado e infanzia - hanno partecipato a un progetto Microsoft di sperimentazione didattica focalizzata sull’uso della tecnologia, aprendo così la strada a un percorso di innovazione per tutte le scuole del territorio nazionale."
Editoria digitale scolastica - in WorldPressProfessional.it
"Tra le attività del Piano Scuola Digitale, promosso dal Ministrero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) per aumentare l'integrazione delle tecnologie nella didattica, spicca l'Editoria Digitale Scolastica."
Intervista al presidente del CIDI Giuseppe Bagni
Giuseppe Bagni, presidente del CIDI (Centro di Iniziativa Democratica Insegnanti), racconta in esclusiva per il blog #conferenzanatividigitali il rapporto tra insegnanti e nativi digitali e le nuove prospettive della didattica.
In che modo il Cidi si sta attivando per venire incontro
alle nuove esigenze didattiche emerse con l'arrivo della generazione dei nativi
digitali nelle scuole?
Il Cidi è sicuramente, per storia e cultura, più vicino ai cosiddetti "migranti digitali", che
costituiscono la stragrande maggioranza dei docenti. Vista la loro età media, è fuori di dubbio che si parla di adulti che
hanno costruito la propria istruzione sui libri cartacei, in un tempo in cui lo
"scrivi e cancella" era al
posto del "copia e incolla" attuale. Per questo non sono convinto che
il problema principale sia davvero le nuove esigenze dei "nativi
digitali", quanto piuttosto la relazione nuova e del tutto inedita che
deve costruirsi tra insegnante e alunno: due soggettività che devono confrontarsi per la prima volta con una distanza che
non è solo anagrafica ma connota addirittura le loro modalità di pensiero e di analisi. Ma se nella didattica riconosciamo più il terreno di un confronto che il contenuto e la tecnica di una
trasmissione, allora possiamo comprendere come i "nativi digitali"
stessi siano una risorsa preziosa per
far avanzare un nuovo modello d'istruzione e favorire anche la necessaria
"mutazione" di noi docenti. La strada da seguire resta quella di una
didattica nuova, coinvolgente e partecipata, che miri alla costruzione di un
curricolo fondato su scelte coraggiose di contenuti e di metodi, con una forte
attenzione all'epistemologia delle discipline e alla psicologia dell'età evolutiva degli alunni. Discutere del nuovo pensiero digitale
di questa generazione diventa incomprensibile se non si comincia davvero a dare
un ruolo alle modalità (e possibilità reali)
d'apprendimento dei nostri studenti.
La trasmissione gerarchica e unidirezionale del sapere è messa in discussione dal web
e dalla miriade di informazioni cui è possibile accedere in tempi rapidissimi. In che modo tutto
ciò
incide sul rapporto professore/alunno?
Non credo che sia un fattore influente. La
scuola non è in competizione con chi dà informazioni, né deve fare a gara in velocità di
trasmissione. Se lo fosse sarebbe condannata alla sconfitta. La scuola cerca di
sviluppare nei suoi alunni un "agire competente" che non è consequenziale di un maggior livello d'informazione, ma di
maggior consapevolezza.
A mettere in discussione la trasmissione
gerarchica nella scuola è soprattutto la sua obsolescenza culturale.
Oggi cade definitivamente l'illusione che si possa fare buona scuola senza il
coinvolgimento attivo dei soggetti dell'apprendimento. É divenuto evidente che al senso del dove che tradizionalmente
chiediamo ai nostri allievi corrisponde il dovere nostro di dar senso a questo
loro impegno. Una specularità delle responsabilità che prima poteva essere nascosta proprio dal rispetto (formale)
di quella gerarchia e unidirezionalità (sostanziale, ancora oggi) che
caratterizzavano la scuola del passato.
Non possiamo che essere felici che il
confronto con i "nativi digitali" faccia esplodere a scuola la
necessita del loro protagonismo.
Cosa pensa del corpo docente attuale di cui fa parte? E'
in grado di sostenere la rivoluzione del web 2.0 e di continuare a catturare
l'attenzione di ragazzi soggetti a sempre più stimoli esterni?
Io ho molta stima dei miei colleghi. Noi
insegnanti stiamo svolgendo un ruolo tanto fondamentale quanto difficile.
Insegniamo a degli studenti che nella stragrande maggioranza non ci
assomigliano più, troppo diversi da come noi siamo stati studenti nel modo di
pensare e di apprendere. E siamo chiamati a insegnare un sapere dotato di
permanenza per essere la bussola dell'agire responsabile dei nostri allievi, in
un tempo di trasformazioni vertiginose, dove il sapere appare un bene di facile
consumo, a rischio di immediata evaporazione.
In questa situazione la scuola deve ora
misurarsi anche con le novità dirompenti della comunicazione digitale. Lo
sta facendo con una comprensibile riluttanza, ma lo sta facendo. Non dobbiamo
dimenticare che la scuola è e deve restare un luogo di conversazioni.
Anche e soprattutto tra generazioni. Luogo di contatti prima ancora che di
connessioni. Ma la ricerca dei valori permanenti in ogni tempo non significa
resistere al tempo, bensì interpretarlo. Sono convinto che noi
insegnanti impareremo a "manipolare" anche le risorse del web per
tenere viva l'attenzione dei nostri alunni. Dobbiamo prenderli là dove sono per portarli là dove vogliamo.
Cosa pensa dell'introduzione delle nuove tecnologie
nelle scuole? E' una priorità oppure un "di più" del quale possiamo tranquillamente fare a meno per
il momento?
Sono invece una risorsa che dobbiamo imparare
a usare bene. Uno strumento che si presta magnificamente ad una comunicazione
orizzontale, democratica, coinvolgente, profondamente collaborativa; in luogo
di quella unidirezionale e trasmissiva, che fa della cattedra il simbolo
concreto di una gerarchia e di un confine. Gerarchie nella comunicazione sono
indispensabili, ma non devono diventare barriere. Tra le nuove tecnologie mi
convincono molto quelle che permettono di stabilire ruoli all'interno di una
comunicazione fortemente orizzontale, lasciando che siano questi a stabilire le
giuste gerarchie. Certo se invece tutto si riduce a una LIM
usata come una lavagna ma senza gesso, il potere innovativo si riduce quasi a
zero.
(a cura di Ludovica Tartaglione)
domenica 15 aprile 2012
Rassegna stampa e web 15/014/2012
I motivi per utilizzare un tablet... anche da 7 pollici - in Lab.Vodafone.it
"Che il tablet sia uno strumento per tutti, ormai non è una novità. Lo dimostra il suo utilizzo in alcune scuole elementari e medie dove l’iPad affianca già libri e quaderni di studenti -nativi digitali-"
Per un umanesimo planetario - in Sole24Ore.it, di Armando Massarenti
"Oggi i "nativi digitali" sviluppano capacità cognitive che se opportunamente indirizzate potrebbero anche avverare il sogno di John Dewey di una educazione democratica, volta a formare individui critici attenti ai reali problemi comuni"
Compiti 7 giorni su 7? - in Corriere.it, di Elisabetta Andreis
"A scuola il bambino è concentrato, forse l'ambiente è più favorevole; ma a casa spesso c'è il computer: una poesia da memorizzare, se ascoltata su youtube, per i nativi digitali è subito divertente"
‘Nativi digitali’ vs ‘Immigrati digitali’: ecco come smartphone e tablet stanno ‘ricablando’ il nostro cervello - in MondoTLC.biz
"Un nuovo scontro generazionale avanza tra i ‘nativi digitali’ e gli ‘immigrati digitali’: i primi sono quei consumatori cresciuti con le tecnologie mobili come parte integrante delle loro vite; i secondi sono invece le persone che hanno imparato a convivere con queste tecnologie da adulti"
Safer Internet Tour - in ValleDiFiemme.it, di Mauro Morandini - EVENTO
"Minori e nuovi media: prosegue lunedì in provincia di Trento il “Safer Internet Tour”, la campagna di sensibilizzazione per un utilizzo sicuro e responsabile dei nuovi media promossa nelle scuole da Adiconsum e Save the Children"
La comunicazione digitale tra scuola e famiglie - in LiceoPalmieri.it
"Il Liceo Palmieri ha avviato il processo della digitalizzazione nelle comunicazioni tra scuola e famiglia. Attraverso la piattaforma ScuolaNet le famiglie potranno in qualsiasi momento accedere in piattaforma"
Fastweb, Almaviva e la scuola digitale - in Smart-Call.it
"Fastweb continua a promuovere, sponsorizzare e realizzare progetti e infrastrutture digitali che favoriscano la digitalizzazione di enti pubblici e scuole"
"Che il tablet sia uno strumento per tutti, ormai non è una novità. Lo dimostra il suo utilizzo in alcune scuole elementari e medie dove l’iPad affianca già libri e quaderni di studenti -nativi digitali-"
Per un umanesimo planetario - in Sole24Ore.it, di Armando Massarenti
"Oggi i "nativi digitali" sviluppano capacità cognitive che se opportunamente indirizzate potrebbero anche avverare il sogno di John Dewey di una educazione democratica, volta a formare individui critici attenti ai reali problemi comuni"
Compiti 7 giorni su 7? - in Corriere.it, di Elisabetta Andreis
"A scuola il bambino è concentrato, forse l'ambiente è più favorevole; ma a casa spesso c'è il computer: una poesia da memorizzare, se ascoltata su youtube, per i nativi digitali è subito divertente"
‘Nativi digitali’ vs ‘Immigrati digitali’: ecco come smartphone e tablet stanno ‘ricablando’ il nostro cervello - in MondoTLC.biz
"Un nuovo scontro generazionale avanza tra i ‘nativi digitali’ e gli ‘immigrati digitali’: i primi sono quei consumatori cresciuti con le tecnologie mobili come parte integrante delle loro vite; i secondi sono invece le persone che hanno imparato a convivere con queste tecnologie da adulti"
Safer Internet Tour - in ValleDiFiemme.it, di Mauro Morandini - EVENTO
"Minori e nuovi media: prosegue lunedì in provincia di Trento il “Safer Internet Tour”, la campagna di sensibilizzazione per un utilizzo sicuro e responsabile dei nuovi media promossa nelle scuole da Adiconsum e Save the Children"
La comunicazione digitale tra scuola e famiglie - in LiceoPalmieri.it
"Il Liceo Palmieri ha avviato il processo della digitalizzazione nelle comunicazioni tra scuola e famiglia. Attraverso la piattaforma ScuolaNet le famiglie potranno in qualsiasi momento accedere in piattaforma"
Fastweb, Almaviva e la scuola digitale - in Smart-Call.it
"Fastweb continua a promuovere, sponsorizzare e realizzare progetti e infrastrutture digitali che favoriscano la digitalizzazione di enti pubblici e scuole"
Rassegna stampa web 14/04/2012
Agenda digitale: competenze - in Agenda-Digitale.it
Primo obiettivo: "Estendere il modello della scuola digitale (banda larga per la didattica nelle scuole; cloud per la didattica; trasformare gli ambienti di apprendimento; contenuti digitali e libri di testo /adozioni; formazione degli insegnanti in ambiente di blended e-learning; LIM – e-book; e-participation...)"
Forte impegno di Informatici senza Frontiere contro il 'digital divide' - in ilTempo.it
"(...) Un'intera popolazione che si contrappone alla nuova generazione di ''nativi digitali'', cioè chi fin dai primi anni ha dimestichezza con le tecnologie (...)"
Il programma del Salone del libro per i piccoli - in ZipNews.it
"(...) Bambini e ragazzi sono i veri nativi digitali. Gli under 14 nella rete ci sono nati e cresciuti (...)"
Bookstock, i dieci comandamenti - in LaStampa.it, di Tiziana Platzer
"(...) In rete saranno il lavoro dell’area «Segnalibri per i nuovi nativi digitali», il programma 0-13 anni, e il «DigiLab», il laboratorio di editoria digitale che metterà a disposizione 15 tablet guidati da creatori e programmatori per il dialogo fra i nuovi media (...)"
Sala Baganza: internet per tutti - in GazzettaDiParma.it
"(...) Tale filo conduttore è costituito dall’idea che gli adulti debbano conoscere soprattutto il linguaggio tecnico di base per superare l’eventuale divario che li separa dalle nuove generazioni, i cosiddetti «nativi digitali» e cosa ancora più importante debbano essere il più possibile «navigatori consapevoli nella rete» (...)"
Il futuro è più chiaro a 9 anni - in CristoforoMorandini.com - BLOG
Guardando cosa era successo sul mio iPhone, gestito da una bimba di 9 anni, ho capito che il mondo è in buone mani.
E-book scolastici: una infografica mette a confronto scuola digitale e cartacea - in KindleItalia.org
"(...) Gtudenti chiedono a gran voce un maggiore utilizzo dei testi digitali per alleggerire il peso degli zainetti, i genitori si mostrano propensi per alleggerire il budget destinato ai libri scolastici (...)"
Google e la competenza digitale - in Zanichelli.it
"Usare il web come fonte di informazione e di risorse didattiche è un’opportunità che nessuno oggi può permettersi di ignorare (...)"
Primo obiettivo: "Estendere il modello della scuola digitale (banda larga per la didattica nelle scuole; cloud per la didattica; trasformare gli ambienti di apprendimento; contenuti digitali e libri di testo /adozioni; formazione degli insegnanti in ambiente di blended e-learning; LIM – e-book; e-participation...)"
Forte impegno di Informatici senza Frontiere contro il 'digital divide' - in ilTempo.it
"(...) Un'intera popolazione che si contrappone alla nuova generazione di ''nativi digitali'', cioè chi fin dai primi anni ha dimestichezza con le tecnologie (...)"
Il programma del Salone del libro per i piccoli - in ZipNews.it
"(...) Bambini e ragazzi sono i veri nativi digitali. Gli under 14 nella rete ci sono nati e cresciuti (...)"
Bookstock, i dieci comandamenti - in LaStampa.it, di Tiziana Platzer
"(...) In rete saranno il lavoro dell’area «Segnalibri per i nuovi nativi digitali», il programma 0-13 anni, e il «DigiLab», il laboratorio di editoria digitale che metterà a disposizione 15 tablet guidati da creatori e programmatori per il dialogo fra i nuovi media (...)"
Sala Baganza: internet per tutti - in GazzettaDiParma.it
"(...) Tale filo conduttore è costituito dall’idea che gli adulti debbano conoscere soprattutto il linguaggio tecnico di base per superare l’eventuale divario che li separa dalle nuove generazioni, i cosiddetti «nativi digitali» e cosa ancora più importante debbano essere il più possibile «navigatori consapevoli nella rete» (...)"
Il futuro è più chiaro a 9 anni - in CristoforoMorandini.com - BLOG
Guardando cosa era successo sul mio iPhone, gestito da una bimba di 9 anni, ho capito che il mondo è in buone mani.
E-book scolastici: una infografica mette a confronto scuola digitale e cartacea - in KindleItalia.org
"(...) Gtudenti chiedono a gran voce un maggiore utilizzo dei testi digitali per alleggerire il peso degli zainetti, i genitori si mostrano propensi per alleggerire il budget destinato ai libri scolastici (...)"
Google e la competenza digitale - in Zanichelli.it
"Usare il web come fonte di informazione e di risorse didattiche è un’opportunità che nessuno oggi può permettersi di ignorare (...)"
venerdì 13 aprile 2012
NATIVI DIGITALI, MARC PRENSKY IN ITALIA
Comunicato stampa: Marc Prensky parteciperà
alla conferenza nazionale Pd per la scuola dell'era digitale
Sarà
Marc Prensky l'ospite d'onore della prima Conferenza nazionale per la Scuola
dei nativi digitali, “Un nuovo alfabeto per l'Italia”, che il Partito
Democratico organizzerà nei giorni 25 e 26 maggio a Roma. Marc Prensky, esperto
di fama internazionale nel campo dell'istruzione e dell'apprendimento, saggista
e conferenziere, è conosciuto come l'inventore e divulgatore dei termini "nativo digitale" e "immigrato digitale".
Rassegna stampa e web
Nati col computer - in video.mediaset.it - Le Iene: Enrico Lucci - VIDEO
Un servizio della iena Enrico Lucci sui nativi digitali
Intel Studybook, tablet per le scuole al posto dei libri - in WebMasterPoint.org
"Intel presenta un tablet per uso didattico, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Dovrebbe avere un prezzo di circa 200 dollari"
Pubblicità al bivio: i nativi digitali fanno multi-tasking 27 volte l'ora, nel mondo crolla la fiducia verso gli spot tv - in Next-tv.it
"(...) Gli “immigrati” switchano tra un apparecchio e l’altro 8 volte ogni 30 minuti; dunque il 35% meno dei nativi, ma pur sempre un ritmo sorprendente e impensabile appena pochi anni fa (...)"
Scuola: sì alla lavagna digitale. I prof: "serve formazione" - in Tg24.sky.it, di Valeria Valeriano
"L’editore Pearson ha commissionato a Eurisko una ricerca sull’uso delle lavagne multimediali nelle classi italiane. Dai primi risultati emerge che gli insegnanti intervistati non hanno dubbi: “Non torneremmo mai indietro”. Ma chiedono più aggiornamenti."
A Massa arriva "Parole in rete": gli ebook entrano nelle scuole - in InToscana.it - CONFERENZA - VIDEO
"Saranno gli ebook e le loro opportunità didattiche i protagonisti del convegno “Parole in Rete”, che si terrà venerdì 20 aprile a Marina di Massa, presso l’Auditorium della Scuola Media Don Milani, a partire dalla 16.30 (...)"
Un servizio della iena Enrico Lucci sui nativi digitali
Intel Studybook, tablet per le scuole al posto dei libri - in WebMasterPoint.org
"Intel presenta un tablet per uso didattico, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Dovrebbe avere un prezzo di circa 200 dollari"
Pubblicità al bivio: i nativi digitali fanno multi-tasking 27 volte l'ora, nel mondo crolla la fiducia verso gli spot tv - in Next-tv.it
"(...) Gli “immigrati” switchano tra un apparecchio e l’altro 8 volte ogni 30 minuti; dunque il 35% meno dei nativi, ma pur sempre un ritmo sorprendente e impensabile appena pochi anni fa (...)"
Scuola: sì alla lavagna digitale. I prof: "serve formazione" - in Tg24.sky.it, di Valeria Valeriano
"L’editore Pearson ha commissionato a Eurisko una ricerca sull’uso delle lavagne multimediali nelle classi italiane. Dai primi risultati emerge che gli insegnanti intervistati non hanno dubbi: “Non torneremmo mai indietro”. Ma chiedono più aggiornamenti."
A Massa arriva "Parole in rete": gli ebook entrano nelle scuole - in InToscana.it - CONFERENZA - VIDEO
"Saranno gli ebook e le loro opportunità didattiche i protagonisti del convegno “Parole in Rete”, che si terrà venerdì 20 aprile a Marina di Massa, presso l’Auditorium della Scuola Media Don Milani, a partire dalla 16.30 (...)"
giovedì 12 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Profumo, priorità della scuola 2012 l'innovazione tecnologica - in LaStampa.it
Tra gli obiettivi indicati dal Ministro: "favorire e promuovere l’alfabetizzazione informatica (e-literacy) attraverso la digitalizzazione dei servizi di interfaccia tra la scuola e la famiglia e l’utilizzo di e-book e contenuti digitali per le attività scolastiche a casa"
Corriere della Sera Digital Edition spinge l'editoria su iPad alla fase 2.0 - in MaCityNet.it, di Daniele Piccinelli
"(...) Con la nuova edizione abbiamo l'obiettivo di far crescere questi numeri, offrendo allo stesso tempo nuovi strumenti di accesso in grado di interessare anche i cosidetti "nativi digitali"(...)"
Quelli più veloci della pubblicità - in Giornalettismo.com
"(...) Uno studio sulle abitudini dei consumatori dei media ha rivelato che quelli che qualcuno definisce “nativi digitali” sono decisamente inafferrabili, multitasking, multipiattaforma e particolarmente alieni all’abitudine e al consumo seriale (...)"
I nativi digitali - in MarioSebastiani.info - BLOG
"I miei bambini si sono subito impossesati del tablet, ovviamente per giocare. L’aspetto sorprendente, ma non più di tanto, è stato che senza particolari insegnamenti, tutti sono stati immediatamente capaci non solo di giocare, ma anche di interagire con l’oggetto per cambiare gioco, metterlo in pausa, cambiare la visualizzazione, ingrandire e rimpicciolire (...)"
Patrimonio e nativi digitali. Per una educazione ai beni culturali al tempo del web 2.0 - 20 aprile 2012, Palermo - CONFERENZA
Evento organizzato dalla Regione Sicilia: "l’incontro, per la novità del tema, costituisce un work in progress, durante il quale sarà possibile approfondire gli argomenti proposti con le relazioni dei tecnici e, nello stesso tempo, dare spazio alle scuole e agli Enti che, con i nuovi strumenti multimediali, attuano percorsi di educazione al patrimonio."
Vecchi computer nuovi bambini - in Hi-TechLeonardo.it
"I giornalisti di Wired Italia hanno provato a mettere nelle mani di due nativi digitali, due ragazzi di oggi, due studenti di 9e 10 anni, un vecchio Commodore 64 funzionante per capire cosa ne pensano e come lo usano"
A scuola si impara a tavoletta - in Valleolona.com
Arriva da Intel il primo Tablet pensato su misura per la didattica
Dipendenza da smartphone - in QuoMedia.it
"La dipendenza tecnologica è più acuta per i nativi digitali, che nel 65% dei casi spostano il telefono da una stanza all’altra di casa per il timore di non sentire una chiamata o di perdere un sms (...)"
Tra gli obiettivi indicati dal Ministro: "favorire e promuovere l’alfabetizzazione informatica (e-literacy) attraverso la digitalizzazione dei servizi di interfaccia tra la scuola e la famiglia e l’utilizzo di e-book e contenuti digitali per le attività scolastiche a casa"
Corriere della Sera Digital Edition spinge l'editoria su iPad alla fase 2.0 - in MaCityNet.it, di Daniele Piccinelli
"(...) Con la nuova edizione abbiamo l'obiettivo di far crescere questi numeri, offrendo allo stesso tempo nuovi strumenti di accesso in grado di interessare anche i cosidetti "nativi digitali"(...)"
Quelli più veloci della pubblicità - in Giornalettismo.com
"(...) Uno studio sulle abitudini dei consumatori dei media ha rivelato che quelli che qualcuno definisce “nativi digitali” sono decisamente inafferrabili, multitasking, multipiattaforma e particolarmente alieni all’abitudine e al consumo seriale (...)"
I nativi digitali - in MarioSebastiani.info - BLOG
"I miei bambini si sono subito impossesati del tablet, ovviamente per giocare. L’aspetto sorprendente, ma non più di tanto, è stato che senza particolari insegnamenti, tutti sono stati immediatamente capaci non solo di giocare, ma anche di interagire con l’oggetto per cambiare gioco, metterlo in pausa, cambiare la visualizzazione, ingrandire e rimpicciolire (...)"
Patrimonio e nativi digitali. Per una educazione ai beni culturali al tempo del web 2.0 - 20 aprile 2012, Palermo - CONFERENZA
Evento organizzato dalla Regione Sicilia: "l’incontro, per la novità del tema, costituisce un work in progress, durante il quale sarà possibile approfondire gli argomenti proposti con le relazioni dei tecnici e, nello stesso tempo, dare spazio alle scuole e agli Enti che, con i nuovi strumenti multimediali, attuano percorsi di educazione al patrimonio."
Vecchi computer nuovi bambini - in Hi-TechLeonardo.it
"I giornalisti di Wired Italia hanno provato a mettere nelle mani di due nativi digitali, due ragazzi di oggi, due studenti di 9e 10 anni, un vecchio Commodore 64 funzionante per capire cosa ne pensano e come lo usano"
A scuola si impara a tavoletta - in Valleolona.com
Arriva da Intel il primo Tablet pensato su misura per la didattica
Dipendenza da smartphone - in QuoMedia.it
"La dipendenza tecnologica è più acuta per i nativi digitali, che nel 65% dei casi spostano il telefono da una stanza all’altra di casa per il timore di non sentire una chiamata o di perdere un sms (...)"
All'asilo si Twitta!
"Da novembre 2011, alla scuola materna di Siarrouy, un piccolo comune nel Sud-ovest della Francia, é in corso una rivoluzione. Si impara a scrivere, ma non con la penna: con la tastiera del computer. E i bambini di 5 anni sanno già twittare! (...)" CONTINUA A LEGGERE....
Fonte: http://it.euronews.com/
Fonte: http://it.euronews.com/
mercoledì 11 aprile 2012
Rassegna stampa e web 11/04/2012
A scuola con l'iPad - in Corriere.it, di Piero di Domenico
"(...) Ormai gli studenti italiani che confidano nell’introduzione sui banchi di scuola dei nuovi media per digerire anche le materie più ostiche sono una robusta maggioranza (...)"
A scuola di competenze digitale: sale in cattere l'iPad - in PiùEcomia.it
"Aprile è l’ultimo mese, per la promozione nelle scuole, della nuova campagna di comunicazione E-skills Week 2012, la campagna di sensibilizzazione sull’importanza delle competenze digitali nella scuola e nel lavoro, iniziata a gennaio, promossa dalla Commissione Europea, DG Enterprise and industry, per sensibilizzare i ragazzi/e dai 14 ai 25 anni sull’importanza delle competenze digitali nel loro futuro lavorativo e professionale (...)"
Aica Tecnologia e competenze digitali a scuola al centro delle iniziative per la eskills week - in PressPortal.it
"AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) ha aderito anche quest’anno alla “eSKills Week”, la campagna di sensibilizzazione sull’importanza delle competenze digitali nella scuola (...)"
Scuola: Profumo, con i libri digitali le famiglie spenderanno un decimo - Yahoo.com
"Con i libri digitali le famigliespenderanno un decimo di quello che spendono oggi (...)"
‘Nativi digitali’ vs ‘Immigrati digitali’: ecco come smartphone e tablet stanno ‘ricablando’ il nostro cervello - in KeyForBiz.it, di Alessandra Talarico
"I nativi digitali usano diversi dispositivi contemporaneamente con un coinvolgimento molto limitato. Usano i media per regolare il loro umore e appena sono stanchi o annoiati, rivolgono la loro attenzione a qualcos’altro (...)
Arte, scienza e affari: la primavera digitale - Corriere.it, di F.Bocc. - DOPPIO EVENTO
"Vengono chiamati «nativi digitali». Nati e cresciuti con un tablet in mano, sono quelli che hanno imparato prima a navigare in rete e poi a far di conto(...)"
10 ragioni per cui investire in tecnologia - in FondiOnline.it
"(...) Il numero dei "Nativi Digitali" cresce ogni anno, quanto più nuovi individui nascono e diventano adulti. Questa generazione vive la tecnologia come una necessità e ha elevati livelli di spesa in questo settore (...)"
L'attualità del latino e del greco a convegno - 12-14 aprile 2012, Torino e Ivrea - CONVEGNO
"(...)Si possono, anzi si devono insegnare queste lingue anche in modo moderno con l'ausilio di lavagne interattive e strumenti tecnologici avanzati per avvicinare a loro i giovani che sono nativi digitali (...)"
Nativi digitali, "sicuri" su internet? Non troppo - in qdpNews.it, di Gianluca Zuan
"Oltre due terzi dei ragazzi pievigini non sono controllati dai loro familiari negli accessi ad internet (...)"
"(...) Ormai gli studenti italiani che confidano nell’introduzione sui banchi di scuola dei nuovi media per digerire anche le materie più ostiche sono una robusta maggioranza (...)"
A scuola di competenze digitale: sale in cattere l'iPad - in PiùEcomia.it
"Aprile è l’ultimo mese, per la promozione nelle scuole, della nuova campagna di comunicazione E-skills Week 2012, la campagna di sensibilizzazione sull’importanza delle competenze digitali nella scuola e nel lavoro, iniziata a gennaio, promossa dalla Commissione Europea, DG Enterprise and industry, per sensibilizzare i ragazzi/e dai 14 ai 25 anni sull’importanza delle competenze digitali nel loro futuro lavorativo e professionale (...)"
Aica Tecnologia e competenze digitali a scuola al centro delle iniziative per la eskills week - in PressPortal.it
"AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) ha aderito anche quest’anno alla “eSKills Week”, la campagna di sensibilizzazione sull’importanza delle competenze digitali nella scuola (...)"
Scuola: Profumo, con i libri digitali le famiglie spenderanno un decimo - Yahoo.com
"Con i libri digitali le famigliespenderanno un decimo di quello che spendono oggi (...)"
‘Nativi digitali’ vs ‘Immigrati digitali’: ecco come smartphone e tablet stanno ‘ricablando’ il nostro cervello - in KeyForBiz.it, di Alessandra Talarico
"I nativi digitali usano diversi dispositivi contemporaneamente con un coinvolgimento molto limitato. Usano i media per regolare il loro umore e appena sono stanchi o annoiati, rivolgono la loro attenzione a qualcos’altro (...)
Arte, scienza e affari: la primavera digitale - Corriere.it, di F.Bocc. - DOPPIO EVENTO
"Vengono chiamati «nativi digitali». Nati e cresciuti con un tablet in mano, sono quelli che hanno imparato prima a navigare in rete e poi a far di conto(...)"
10 ragioni per cui investire in tecnologia - in FondiOnline.it
"(...) Il numero dei "Nativi Digitali" cresce ogni anno, quanto più nuovi individui nascono e diventano adulti. Questa generazione vive la tecnologia come una necessità e ha elevati livelli di spesa in questo settore (...)"
L'attualità del latino e del greco a convegno - 12-14 aprile 2012, Torino e Ivrea - CONVEGNO
"(...)Si possono, anzi si devono insegnare queste lingue anche in modo moderno con l'ausilio di lavagne interattive e strumenti tecnologici avanzati per avvicinare a loro i giovani che sono nativi digitali (...)"
Nativi digitali, "sicuri" su internet? Non troppo - in qdpNews.it, di Gianluca Zuan
"Oltre due terzi dei ragazzi pievigini non sono controllati dai loro familiari negli accessi ad internet (...)"
martedì 10 aprile 2012
Chi sono i Nativi Digitali? Risponde Roberto Maragliano
Da Salva con nome, su RaiNews24:
Chi sono i Nativi Digitali?
Risponde Roberto Maragliano, docente di Scienze della Formazione dell'Università di Roma3:
Rassegna stampa e web 10/04/2012
Con l'e-book ci si innamora dei libri - in LaStampa.it, di Egle Santolini
"Nuove abitudini di lettura, nuovi pro e nuovi contro (...)"
Personale di progettazione tecnica: preparazione per i nativi digitali - in Creo.ptc.com, di B.Schmitz
Un articolo sui nativi digitali "spuri", quelli nati dopo l'avvento della tecnologia digitale
Nativi digitali: Aica conferma la sua tendenza per la eSkills Week - in Egov.Maggioli.it
"AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) ha aderito anche quest’anno alla “eSKills Week”, la campagna di sensibilizzazione sull’importanza delle competenze digitali nella scuola e nel lavoro promossa dalla Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione Europea (...)"
Gli studenti di Monopoli e Bari sperimentano un nuovo social network per conoscere i Beni Culturali - SudEstNews.it
"Tecnologia e competenze digitali a scuola al centro delle iniziative per la eSkill Week promossa dalla direzione generale imprese e industria della Commissione Europea (...)"
In videoconferenza la scuola “Repubblica de la India” di Buenos Aires con la Verga di Calascibetta - in ViviEnna.it
"Nell’aula polivalente della scuola primaria in Piazza Umberrto I° di Calascibetta, il Dirigente scolastico Giuseppina Maimonte e il personale docente dell’Istitruto “G.Verga “ ha organizzato una videoconferenza on-line, giorno 11 aprile alle ore 15, con la scuola “Repubblica de la India” di Buenos Aires, intitolata “Para estar en Paz con el medio ambiente” – “Per stare in pace con il mondo (...)”
"Nuove abitudini di lettura, nuovi pro e nuovi contro (...)"
Personale di progettazione tecnica: preparazione per i nativi digitali - in Creo.ptc.com, di B.Schmitz
Un articolo sui nativi digitali "spuri", quelli nati dopo l'avvento della tecnologia digitale
Nativi digitali: Aica conferma la sua tendenza per la eSkills Week - in Egov.Maggioli.it
"AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) ha aderito anche quest’anno alla “eSKills Week”, la campagna di sensibilizzazione sull’importanza delle competenze digitali nella scuola e nel lavoro promossa dalla Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione Europea (...)"
Gli studenti di Monopoli e Bari sperimentano un nuovo social network per conoscere i Beni Culturali - SudEstNews.it
"Tecnologia e competenze digitali a scuola al centro delle iniziative per la eSkill Week promossa dalla direzione generale imprese e industria della Commissione Europea (...)"
In videoconferenza la scuola “Repubblica de la India” di Buenos Aires con la Verga di Calascibetta - in ViviEnna.it
"Nell’aula polivalente della scuola primaria in Piazza Umberrto I° di Calascibetta, il Dirigente scolastico Giuseppina Maimonte e il personale docente dell’Istitruto “G.Verga “ ha organizzato una videoconferenza on-line, giorno 11 aprile alle ore 15, con la scuola “Repubblica de la India” di Buenos Aires, intitolata “Para estar en Paz con el medio ambiente” – “Per stare in pace con il mondo (...)”
Rassegna stampa e web 08-09/04/2012
Il Miur lancia "editoria digitale scolastica" - in AgenParl.it
"Prosegue il Piano Scuola Digitale del Miur per la diffusione della didattica digitale nelle scuole italiane (...)
Editoria digitale scolastica - in WordpressProfessional.it
"Tra le attività del Piano Scuola Digitale, promosso dal Ministrero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) per aumentare l'integrazione delle tecnologie nella didattica, spicca l'Editoria Digitale Scolastica."
La scuola nell'era digitale - Evento organizzato dall'Associazione Antonietta Rondoni il 03/04/2012- CONFERENZA
"L'intento di tutti era di capire in che direzione si muovono gli alunni e gli insegnanti rispetto ai libri misti, alle Lavagne Interattive Multimediali e ai Social Network (...)"
Teaching communicative competences to digital natives - Evento organizzato da Pearson - CONFERENZA
Per i partecipanti e per coloro che non hanno potuto essere presenti, è possibile ora guardare i video delle interviste ai relatori e scaricare i materiali relativi al ciclo di convegni.
"Prosegue il Piano Scuola Digitale del Miur per la diffusione della didattica digitale nelle scuole italiane (...)
Editoria digitale scolastica - in WordpressProfessional.it
"Tra le attività del Piano Scuola Digitale, promosso dal Ministrero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) per aumentare l'integrazione delle tecnologie nella didattica, spicca l'Editoria Digitale Scolastica."
La scuola nell'era digitale - Evento organizzato dall'Associazione Antonietta Rondoni il 03/04/2012- CONFERENZA
"L'intento di tutti era di capire in che direzione si muovono gli alunni e gli insegnanti rispetto ai libri misti, alle Lavagne Interattive Multimediali e ai Social Network (...)"
Teaching communicative competences to digital natives - Evento organizzato da Pearson - CONFERENZA
Per i partecipanti e per coloro che non hanno potuto essere presenti, è possibile ora guardare i video delle interviste ai relatori e scaricare i materiali relativi al ciclo di convegni.
sabato 7 aprile 2012
Rassegna stampa e web
Un giornalino per i nostri bimbi digitali - in Corriere.it, di Carlotta Jesi
"La sfida della carta nella free press: mamme e papà fanno «Spazio» (...)"
Agenda digitale: l'Italia aumenta il passo - in NetWorkers.it, di Giuseppe de Paoli
"L’agenda digitale, voluta dall’Ue, prevede la banda larga per tutti entro il 2013 e la connessione a banda ultra larga entro il 2020 (...)"
Patrimonio e nativi digitali - 10 aprile 2012, Regione Sicilia - Assessorato beni culturali - CONFERENZA
"Per una educazione ai beni culturali al tempo del web 2.0"
Tablet per tutti: la prima scuola per nativi digitali - in Repubblica.it, di Michele Bocci
"Primo giorno di lezioni con grembiule, cartella, quaderni e ipad. La scuola 2.0 toscana è la Pestalozzi di Firenze, che dal prossimo anno metterà un tablet a disposizione di tutti i suoi alunni (...)"
"La sfida della carta nella free press: mamme e papà fanno «Spazio» (...)"
Agenda digitale: l'Italia aumenta il passo - in NetWorkers.it, di Giuseppe de Paoli
"L’agenda digitale, voluta dall’Ue, prevede la banda larga per tutti entro il 2013 e la connessione a banda ultra larga entro il 2020 (...)"
Patrimonio e nativi digitali - 10 aprile 2012, Regione Sicilia - Assessorato beni culturali - CONFERENZA
"Per una educazione ai beni culturali al tempo del web 2.0"
Tablet per tutti: la prima scuola per nativi digitali - in Repubblica.it, di Michele Bocci
"Primo giorno di lezioni con grembiule, cartella, quaderni e ipad. La scuola 2.0 toscana è la Pestalozzi di Firenze, che dal prossimo anno metterà un tablet a disposizione di tutti i suoi alunni (...)"
venerdì 6 aprile 2012
Rassegna stampa e web 06/04/2012
Nonni a scuola di internet e computer: dietro la cattedra ci sono i nipoti - in CorriereComo.it, di Anna Campaniello
"(...) «Oggi si parla di “Nativi digitali” - aggiunge Fulvio Alvisi, vicepresidente della Camera di Commercio di Como, citando uno studio di Paolo Ferri pubblicato lo scorso anno da Bruno Mondadori editore - Chi non appartiene a questa categoria ha maggiori difficoltà a comprendere i nuovi strumenti e i nuovi linguaggi. Questo progetto è una grandissima opportunità che è giusto cogliere e che porta benefici alla terza età ma anche ai giovani stessi che si mettono a disposizione» (...)"
Nativi digitali - in LeTravail.it
"(...) Con la progressiva diffusione del rete, come principale strumento di reperimento, condivisione e gestione dell’informazione, è nata una nuova categoria sociologica: i nativi digitali (...)"
Il loro cervello sta cambiando - in WikiCulture.it
"La diffusione capillare dei media digitali sta profondamente cambiando il cervello umano e la sua modalità di ragionamento (...)"
JejoLab: le fiabe interattive - in la LIM e i nativi digitali - BLOG
"(...) I bambini potranno interagire , tra immagini in movimento, audio e musica, con gli scenari e tutti i personaggi della storia (...)
Scuola digitale, quale futuro? - in NetWorkers.it, di Margherita Serra
"Il futuro della scuola è nelle Nuove Tecnologie, ma non basta inserire i pc per cambiarla (...)"
Tutto Leonardo in una app - in Corriere.it, di Chiara Vanzetto
"Leonardo ai tempi del cellulare. Ideale per nativi digitali e non solo. Sarebbe felice il maestro Da Vinci, sempre in cerca del nuovo, se potesse vedere l' app «LeonardoAround (...)
Piccoli nativi digitali crescono, anche in Italia - in LaStampa.it, di Luca Castelli
"(...) Cisco ha varato il progetto “A scuola di Internet: conoscere per crescere” (...)"
"(...) «Oggi si parla di “Nativi digitali” - aggiunge Fulvio Alvisi, vicepresidente della Camera di Commercio di Como, citando uno studio di Paolo Ferri pubblicato lo scorso anno da Bruno Mondadori editore - Chi non appartiene a questa categoria ha maggiori difficoltà a comprendere i nuovi strumenti e i nuovi linguaggi. Questo progetto è una grandissima opportunità che è giusto cogliere e che porta benefici alla terza età ma anche ai giovani stessi che si mettono a disposizione» (...)"
Nativi digitali - in LeTravail.it
"(...) Con la progressiva diffusione del rete, come principale strumento di reperimento, condivisione e gestione dell’informazione, è nata una nuova categoria sociologica: i nativi digitali (...)"
Il loro cervello sta cambiando - in WikiCulture.it
"La diffusione capillare dei media digitali sta profondamente cambiando il cervello umano e la sua modalità di ragionamento (...)"
JejoLab: le fiabe interattive - in la LIM e i nativi digitali - BLOG
"(...) I bambini potranno interagire , tra immagini in movimento, audio e musica, con gli scenari e tutti i personaggi della storia (...)
Scuola digitale, quale futuro? - in NetWorkers.it, di Margherita Serra
"Il futuro della scuola è nelle Nuove Tecnologie, ma non basta inserire i pc per cambiarla (...)"
Tutto Leonardo in una app - in Corriere.it, di Chiara Vanzetto
"Leonardo ai tempi del cellulare. Ideale per nativi digitali e non solo. Sarebbe felice il maestro Da Vinci, sempre in cerca del nuovo, se potesse vedere l' app «LeonardoAround (...)
Piccoli nativi digitali crescono, anche in Italia - in LaStampa.it, di Luca Castelli
"(...) Cisco ha varato il progetto “A scuola di Internet: conoscere per crescere” (...)"
giovedì 5 aprile 2012
Il futuro non è più quello di una volta
Riportiamo la conversazione fra Roberto Maragliano e Carlo Infante, pubblicata su Eduskill, il forum sui nuovi modelli d’apprendimento ospitato all’interno di Idea360, la piattaforma di social innovation.
La conversazione è divisa in cinque parti, qui riportiamo le tre già pubblicate. Questi i link alle pagine di Eduskill:
Prima parte
Seconda parte
Terza parte
Il futuro digitale. Una scommessa che non si compie da sola.
di Carlo Infante
“Il futuro non è più quello di una volta”, dice Paul Valery. Ed è grazie a questo spunto ironico che inauguriamo questa area di discussione dal titolo EduSkill. I nuovi modelli educativi per trattare di futuro digitale e di come il sistema scolastico, tendenzialmente, inciampi su questo aspetto.
C'è chi rivendica con una certa ostinazione che la scuola non ha nei suoi compiti rincorrere l'innovazione. Lo abbiamo sentito dire più di una volta.
Ma come si fa a ragionare cosi? Non ci si rende conto che si ha a che fare con una generazione che rischia di crescere da sola?
Ne parlo con Roberto Maragliano, una delle figure apripista della didattica multimediale in Italia, in una serrata conversazione (da non considerare un'intervista) che pubblicherò in cinque tratti.
(Carlo Infante) Iniziamo la nostra conversazione con il parlare di futuro digitale, un futuro che è già inscritto in questo presente e che, come afferma lo scrittore canadese William Gibson, “è già qui...anche se è mal distribuito”.
Sì, il futuro digitale è come la ricchezza: troppa disparità sociale. Un'opportunità che se non viene rilasciata equamente viene di fatto negata come risorsa possibile. E' una scommessa che non si compie da sola.
Non è solo un problema del digital divide infrastrutturale, per le scarse connessioni internet, ma del divario tra chi vuole e desidera l'innovazione multimediale e chi invece la nega. Si tergiversa, si perde tempo e, nel frattempo, una generazione cresce da sola.
Roberto,quando parliamo di futuro digitale penso a quando ci siamo conosciuti, all'inizio degli anni Novanta, sul fronte di una ricerca diffusa, emergente, sull'apprendimento ipertestuale.
Qualche anno dopo, al Salone del libro di Torino del 1996, hai partecipato ad un'operazione che curai in prima persona; non era solo un convegno ma un'area di laboratorio multimediale con i primi ipertesti realizzati dagli insegnanti delle scuole piemontesi.
S'intitolava Il futuro digitale. Un presagio, visto dalla prospettiva odierna, dato un sistema educativo che ancora arranca nei confronti dell'innovazione multimediale.
Tu eri protagonista di una tendenza che cercava di rifondare a livello istituzionale il sistema Scuola.
Coordinavi una commissione ministeriale con l'obiettivo di impostare una strategia pubblica per innovare i modelli d'apprendimento.
Rispetto a quella attività di trincea, contrassegnata da conflitti aspri e immobilismi vari, “cosa è accaduto perché non accadesse nulla”?
Come definiresti gli ostacoli su cui si è infranta quell'avventura di innovazione dei modelli educativi che di fatto esprime un nuovo paradigma cognitivo?
(Roberto Maragliano) E' accaduto che abbiamo visto emergere la componente oscura, l'ombra, del crepuscolo di un mondo che non voleva finire.
McLuhan lo aveva intuito: un'era stava finendo e un'altra iniziava. Lo studioso canadese intuisce che quella che sta finendo è l'era della stampa e sostiene che, nel passaggio, quell'era ha dentro di sé sia i residui dell'era precedente sia le intuizioni per quella successiva. In questa era di passaggio, come in tutti i crepuscoli, c'è sia la luce sia l'ombra.
Ognuno poi interpreta come crede ciò che è ombra e ciò che è luce, a seconda dei punti di vista.
Un animale notturno vede l'aspetto negativo nella luce.
C'è luce e c'è ombra in questa radicale mutazione della cultura della scrittura. E penso a come quel mondo abbia nei secoli definito la marcatura dei confini, quelli della strutturazione analitica, delle logiche sistematizzanti dell'approfondimento, del pensiero razionale...
(Carlo Infante) Sì, quella cultura ha teso a territorializzare, a definire dentro schemi preordinati gli ambiti della conoscenza. Tutto il pensiero alfabetico basato sull'inesorabile sviluppo lineare ha territorializzato il sapere…
(Roberto Maragliano) Nel senso che l'ha sondato, organizzato, strutturato, gli ha costruito intorno tanti bei giardini epistemologici. Qui inizia il mio giardino e lì finisce il tuo. Il giardino del terzo incomodo è ovviamente esterno ai nostri due giardini. E' straniero. Ogni tanto c'è qualcuno che fa un piccolo volo superiore e vede le cose, fermo restando che la pertinenza del mio giardino è questa. L'importante per questa logica è tenere tutto separato, in una logica bloccata che segmenta il sapere.
C'è per fortuna un'altra cultura che attraversa le cose, ma non dall'alto, le attraversa dal di dentro, non riconosce i confini. Si muove come una talpa, ad un altro livello...
Mediamorfosi. La metamorfosi dei linguaggi, tra oralità e ipermedia
(Carlo Infante) C'è un punto cardine per ciò che riguarda la questione educativa. Riguarda la veloce trasformazione dei linguaggi scandita dall'evoluzione tecnologica in atto.
Molti pensano che tutto questo meccanizzi, renda algida, disumanizzante, la comunicazione. Invece è proprio il contrario. Paradossalmente l'approccio con ciò che chiamiamo multimedialità interattiva sta rimettendo in gioco i fattori sensoriali, irrompe il principio attivo dell'oralità nell'immediatezza della scrittura on line. Ci si emancipa dalle strutture rigide del pensiero lineare grazie all'ipertesto che ripercorre le dinamiche combinatorie e associative del pensiero umano.
Tra l'oralità e l'ipermedia c'è una connessione profonda: si tende a rivalutare la dimensione naturale del comunicare.
(Roberto Maragliano) Assolutamente si. In una visione naturalmente di tipo circolare ci sono i ritorni. Riemerge la necessità di dare senso alla comunicazione per quello che è: condividere, entrare in relazione con ciò che ci circonda. Si tratta di una visione che dal punto di vista filosofico ed epistemologico è diversa dalla visione lineare tipica del sistema della scrittura affermato con la tecnologia della stampa.
In questa logica la fine dell'egemonia della stampa, segna il recupero della dimensione linguistica, nel senso orale, corporale, fisica, anche sensuale e sentimentale, più propensa a prendere la totalità dell'uomo, quindi in linea con le scoperte della psicanalisi.
Già le avanguardie, sia sul piano artistico sia sul piano scientifico, avevano rotto con i sistemi lineari. Era accaduto già nei primi anni del Novecento, inventando scritture e visioni straordinarie.
Queste intuizioni sono state fatte proprie dall'industria della comunicazione che le ha sapute integrare all'universo commerciale. Pensate al cinema e alla televisione e anche la radio e il telefono. Tutto questo si sta amplificando sul versante del digitale. Oggi ci troviamo di fronte a questa situazione: una tradizione di cultura scritta che è il punto di riferimento fondamentale per l'accademia e la scuola e un universo mediale verso cui confluisce tutto il mondo, i giovani in testa.
Un mondo pervaso dalle logiche del consumo, senza offrire strumenti elaborazione.
(Carlo Infante) Eppure il web, a differenza dei sistemi del broadcast radio-televisivo, permette di agire in prima persona, senza grandi investimenti: permette cioè di fare qualcosa, subito, per riequilibrare una situazione di gravissimo divario tra i modelli educativi e un mondo che sta cambiando esclusivamente sotto il segno dei consumi commerciali. E' doveroso che il sistema della formazione gestisca l'aspetto cognitivo dei nuovi media.
Quale energia culturale libera l'ipertestualità?
(Roberto Maragliano) La semantica delle connessioni va esercitata per dare il senso alla comunicazione integrata al processo educativo. E' una questione che riguarda il nostro rapporto con la vita che si trasforma e di conseguenza la nostra relazione con il sapere. Abbiamo diecimila cose in testa, è sempre stato così, anche se oggi di informazioni ne circolano sempre di più. Si sta delegando alla rete i meccanismi della memoria che prima si gestivano autonomamente. Ma possiamo acquisire questi meccanismi e tradurli in un processo culturale capace di lavorare per associazioni che arrivino ad interpretare le connessioni ipertestuali del web e convertirle in nuovo modo di organizzare il pensiero.
(Carlo Infante) Ci siamo, è qui il punto. E' questa la leva da esercitare perché il sistema educativo investa maggiore attenzione su questi processi. Ciò che viene definito tecnologia è sostanzialmente modificazione degli assetti culturali più profondi.
Palestre ludico-educative e nuove attitudini cognitive
(Carlo Infante) Parliamo di modificazioni culturali determinate dall'evoluzione tecnologica ma per la nuova generazione non si pone la questione. Non si modifica nulla: i ragazzi stanno crescendo dentro questo mondo digitale.
Ricordo dell'esperienza fatta insieme nel 1994 per la Biennale dell'Adolescenza di Cagliari dove fu presentato il primo medialab italiano. Già allora ci si interrogava su come i videogame rappresentassero una palestra ludico-educativa per i più piccoli. Ci misuriamo con i nativi digitali, un termine che Mark Prensky ha coniato con successo nel 2001, per fare in modo che la nuova generazione sia in grado di affrontare una società sempre più complessa. Il nodo da sciogliere è nel come armonizzare la nostra impostazione culturale con le loro nuove attitudini cognitive.
(Roberto Maragliano) Da parte della cultura accademica, da sempre, c'è il tentativo di inscatolare dentro un sistema stabile il giovane che si deve formare.
L'idea del nativo digitale sta prendendo piede e per molti è funzionale ad una giustificazione per non fare nulla.
Si dicono: quelli sono nati così, che cosa ci possiamo fare? Nel momento in cui diventa un'etichetta rischia di diventare una specie di alibi. Lo si vuole far passare come un problema che riguarda le generazioni, mentre l'avvento del digitale riguarda tutti noi.
Mette in discussione l'identità di tutti, anche di coloro che non sanno neppure utilizzare il web anche se poi insegnano materie che hanno a che fare con le tecnologie.
Questo sfasamento rende molto opaco l'atteggiamento di molti educatori nei confronti di una nuova generazione che si chiede “dove andiamo, cosa facciamo” nella frequentazione del web.
Non si può accettare che non si riesca a coinvolgere questi ragazzi del processo formativo.
La grande novità della rete è che è semplice e complessa allo stesso tempo.
Nella sua semplicità d'uso per i giovani va trovato, da parte degli educatori, un riconoscimento della complessità per arrivare alla conclusione dei ragionamenti, per la loro consapevolezza culturale.
Un po' di modestia farebbe tanto bene alla cultura accademica per imparare a mettere in relazione il semplice con il complesso. Ma purtroppo c'è una grande povertà epistemologica nel campo accademico per fare questo lavoro.
(Carlo Infante) Infatti affrontare i nuovi modelli educativi riguarda sempre di più la riconfigurazione culturale dei formatori per intercettare il sentire dei nuovi digitali. Devono mettersi in discussione. Quando pensiamo all'idea dell'apprendimento lungo una vita … E' di questo che si tratta.
(Roberto Maragliano) E' duro ma anche affascinante riconoscere che oggi in molti devono rivedere le impostazioni culturali su cui hanno fondato la loro professionalità docente. E' difficile in questo processo accettare di non avere più i punti fermi su cui s'è costruita un'identità professionale.
(Carlo Infante) Bisogna sapersi mettere in gioco. E guardarsi intorno riconoscendo gli input che arrivano al di fuori del mondo chiuso della scuola.
(Roberto Maragliano) Pensa a tutto il mondo del consumismo verso cui i nativi digitali sono naturalmente attratti. Il mondo della scuola lo ignora o lo demonizza. C'è una volontà di tenere separata la scuola dalla società nelle sue espressioni più quotidiane. In questa situazione c'è una schizofrenia del sistema educativo.
Il nativo digitale ha un patrimonio di intelligenza dentro si sé che esprime spesso nell'essere un consumatore attivo dei nuovi media. E' estremamente attento nel consumismo tecnologico e incredibilmente distratto sul versante scolastico. Non si ritrova in una scuola che gli impone di essere intelligente secondo una logica che non alberga più nel mondo delle connessioni web.
La conversazione è divisa in cinque parti, qui riportiamo le tre già pubblicate. Questi i link alle pagine di Eduskill:
Prima parte
Seconda parte
Terza parte
Il futuro digitale. Una scommessa che non si compie da sola.
di Carlo Infante
Il filosofo Roberto Maragliano insegna all'Università Roma Tre |
C'è chi rivendica con una certa ostinazione che la scuola non ha nei suoi compiti rincorrere l'innovazione. Lo abbiamo sentito dire più di una volta.
Ma come si fa a ragionare cosi? Non ci si rende conto che si ha a che fare con una generazione che rischia di crescere da sola?
Ne parlo con Roberto Maragliano, una delle figure apripista della didattica multimediale in Italia, in una serrata conversazione (da non considerare un'intervista) che pubblicherò in cinque tratti.
(Carlo Infante) Iniziamo la nostra conversazione con il parlare di futuro digitale, un futuro che è già inscritto in questo presente e che, come afferma lo scrittore canadese William Gibson, “è già qui...anche se è mal distribuito”.
Sì, il futuro digitale è come la ricchezza: troppa disparità sociale. Un'opportunità che se non viene rilasciata equamente viene di fatto negata come risorsa possibile. E' una scommessa che non si compie da sola.
Non è solo un problema del digital divide infrastrutturale, per le scarse connessioni internet, ma del divario tra chi vuole e desidera l'innovazione multimediale e chi invece la nega. Si tergiversa, si perde tempo e, nel frattempo, una generazione cresce da sola.
Roberto,quando parliamo di futuro digitale penso a quando ci siamo conosciuti, all'inizio degli anni Novanta, sul fronte di una ricerca diffusa, emergente, sull'apprendimento ipertestuale.
Qualche anno dopo, al Salone del libro di Torino del 1996, hai partecipato ad un'operazione che curai in prima persona; non era solo un convegno ma un'area di laboratorio multimediale con i primi ipertesti realizzati dagli insegnanti delle scuole piemontesi.
S'intitolava Il futuro digitale. Un presagio, visto dalla prospettiva odierna, dato un sistema educativo che ancora arranca nei confronti dell'innovazione multimediale.
Tu eri protagonista di una tendenza che cercava di rifondare a livello istituzionale il sistema Scuola.
Coordinavi una commissione ministeriale con l'obiettivo di impostare una strategia pubblica per innovare i modelli d'apprendimento.
Rispetto a quella attività di trincea, contrassegnata da conflitti aspri e immobilismi vari, “cosa è accaduto perché non accadesse nulla”?
Come definiresti gli ostacoli su cui si è infranta quell'avventura di innovazione dei modelli educativi che di fatto esprime un nuovo paradigma cognitivo?
(Roberto Maragliano) E' accaduto che abbiamo visto emergere la componente oscura, l'ombra, del crepuscolo di un mondo che non voleva finire.
McLuhan lo aveva intuito: un'era stava finendo e un'altra iniziava. Lo studioso canadese intuisce che quella che sta finendo è l'era della stampa e sostiene che, nel passaggio, quell'era ha dentro di sé sia i residui dell'era precedente sia le intuizioni per quella successiva. In questa era di passaggio, come in tutti i crepuscoli, c'è sia la luce sia l'ombra.
Ognuno poi interpreta come crede ciò che è ombra e ciò che è luce, a seconda dei punti di vista.
Un animale notturno vede l'aspetto negativo nella luce.
C'è luce e c'è ombra in questa radicale mutazione della cultura della scrittura. E penso a come quel mondo abbia nei secoli definito la marcatura dei confini, quelli della strutturazione analitica, delle logiche sistematizzanti dell'approfondimento, del pensiero razionale...
(Carlo Infante) Sì, quella cultura ha teso a territorializzare, a definire dentro schemi preordinati gli ambiti della conoscenza. Tutto il pensiero alfabetico basato sull'inesorabile sviluppo lineare ha territorializzato il sapere…
(Roberto Maragliano) Nel senso che l'ha sondato, organizzato, strutturato, gli ha costruito intorno tanti bei giardini epistemologici. Qui inizia il mio giardino e lì finisce il tuo. Il giardino del terzo incomodo è ovviamente esterno ai nostri due giardini. E' straniero. Ogni tanto c'è qualcuno che fa un piccolo volo superiore e vede le cose, fermo restando che la pertinenza del mio giardino è questa. L'importante per questa logica è tenere tutto separato, in una logica bloccata che segmenta il sapere.
C'è per fortuna un'altra cultura che attraversa le cose, ma non dall'alto, le attraversa dal di dentro, non riconosce i confini. Si muove come una talpa, ad un altro livello...
Mediamorfosi. La metamorfosi dei linguaggi, tra oralità e ipermedia
(Carlo Infante) C'è un punto cardine per ciò che riguarda la questione educativa. Riguarda la veloce trasformazione dei linguaggi scandita dall'evoluzione tecnologica in atto.
Molti pensano che tutto questo meccanizzi, renda algida, disumanizzante, la comunicazione. Invece è proprio il contrario. Paradossalmente l'approccio con ciò che chiamiamo multimedialità interattiva sta rimettendo in gioco i fattori sensoriali, irrompe il principio attivo dell'oralità nell'immediatezza della scrittura on line. Ci si emancipa dalle strutture rigide del pensiero lineare grazie all'ipertesto che ripercorre le dinamiche combinatorie e associative del pensiero umano.
Tra l'oralità e l'ipermedia c'è una connessione profonda: si tende a rivalutare la dimensione naturale del comunicare.
(Roberto Maragliano) Assolutamente si. In una visione naturalmente di tipo circolare ci sono i ritorni. Riemerge la necessità di dare senso alla comunicazione per quello che è: condividere, entrare in relazione con ciò che ci circonda. Si tratta di una visione che dal punto di vista filosofico ed epistemologico è diversa dalla visione lineare tipica del sistema della scrittura affermato con la tecnologia della stampa.
In questa logica la fine dell'egemonia della stampa, segna il recupero della dimensione linguistica, nel senso orale, corporale, fisica, anche sensuale e sentimentale, più propensa a prendere la totalità dell'uomo, quindi in linea con le scoperte della psicanalisi.
Già le avanguardie, sia sul piano artistico sia sul piano scientifico, avevano rotto con i sistemi lineari. Era accaduto già nei primi anni del Novecento, inventando scritture e visioni straordinarie.
Queste intuizioni sono state fatte proprie dall'industria della comunicazione che le ha sapute integrare all'universo commerciale. Pensate al cinema e alla televisione e anche la radio e il telefono. Tutto questo si sta amplificando sul versante del digitale. Oggi ci troviamo di fronte a questa situazione: una tradizione di cultura scritta che è il punto di riferimento fondamentale per l'accademia e la scuola e un universo mediale verso cui confluisce tutto il mondo, i giovani in testa.
Un mondo pervaso dalle logiche del consumo, senza offrire strumenti elaborazione.
(Carlo Infante) Eppure il web, a differenza dei sistemi del broadcast radio-televisivo, permette di agire in prima persona, senza grandi investimenti: permette cioè di fare qualcosa, subito, per riequilibrare una situazione di gravissimo divario tra i modelli educativi e un mondo che sta cambiando esclusivamente sotto il segno dei consumi commerciali. E' doveroso che il sistema della formazione gestisca l'aspetto cognitivo dei nuovi media.
Quale energia culturale libera l'ipertestualità?
(Roberto Maragliano) La semantica delle connessioni va esercitata per dare il senso alla comunicazione integrata al processo educativo. E' una questione che riguarda il nostro rapporto con la vita che si trasforma e di conseguenza la nostra relazione con il sapere. Abbiamo diecimila cose in testa, è sempre stato così, anche se oggi di informazioni ne circolano sempre di più. Si sta delegando alla rete i meccanismi della memoria che prima si gestivano autonomamente. Ma possiamo acquisire questi meccanismi e tradurli in un processo culturale capace di lavorare per associazioni che arrivino ad interpretare le connessioni ipertestuali del web e convertirle in nuovo modo di organizzare il pensiero.
(Carlo Infante) Ci siamo, è qui il punto. E' questa la leva da esercitare perché il sistema educativo investa maggiore attenzione su questi processi. Ciò che viene definito tecnologia è sostanzialmente modificazione degli assetti culturali più profondi.
Palestre ludico-educative e nuove attitudini cognitive
(Carlo Infante) Parliamo di modificazioni culturali determinate dall'evoluzione tecnologica ma per la nuova generazione non si pone la questione. Non si modifica nulla: i ragazzi stanno crescendo dentro questo mondo digitale.
Ricordo dell'esperienza fatta insieme nel 1994 per la Biennale dell'Adolescenza di Cagliari dove fu presentato il primo medialab italiano. Già allora ci si interrogava su come i videogame rappresentassero una palestra ludico-educativa per i più piccoli. Ci misuriamo con i nativi digitali, un termine che Mark Prensky ha coniato con successo nel 2001, per fare in modo che la nuova generazione sia in grado di affrontare una società sempre più complessa. Il nodo da sciogliere è nel come armonizzare la nostra impostazione culturale con le loro nuove attitudini cognitive.
(Roberto Maragliano) Da parte della cultura accademica, da sempre, c'è il tentativo di inscatolare dentro un sistema stabile il giovane che si deve formare.
L'idea del nativo digitale sta prendendo piede e per molti è funzionale ad una giustificazione per non fare nulla.
Si dicono: quelli sono nati così, che cosa ci possiamo fare? Nel momento in cui diventa un'etichetta rischia di diventare una specie di alibi. Lo si vuole far passare come un problema che riguarda le generazioni, mentre l'avvento del digitale riguarda tutti noi.
Mette in discussione l'identità di tutti, anche di coloro che non sanno neppure utilizzare il web anche se poi insegnano materie che hanno a che fare con le tecnologie.
Questo sfasamento rende molto opaco l'atteggiamento di molti educatori nei confronti di una nuova generazione che si chiede “dove andiamo, cosa facciamo” nella frequentazione del web.
Non si può accettare che non si riesca a coinvolgere questi ragazzi del processo formativo.
La grande novità della rete è che è semplice e complessa allo stesso tempo.
Nella sua semplicità d'uso per i giovani va trovato, da parte degli educatori, un riconoscimento della complessità per arrivare alla conclusione dei ragionamenti, per la loro consapevolezza culturale.
Un po' di modestia farebbe tanto bene alla cultura accademica per imparare a mettere in relazione il semplice con il complesso. Ma purtroppo c'è una grande povertà epistemologica nel campo accademico per fare questo lavoro.
(Carlo Infante) Infatti affrontare i nuovi modelli educativi riguarda sempre di più la riconfigurazione culturale dei formatori per intercettare il sentire dei nuovi digitali. Devono mettersi in discussione. Quando pensiamo all'idea dell'apprendimento lungo una vita … E' di questo che si tratta.
(Roberto Maragliano) E' duro ma anche affascinante riconoscere che oggi in molti devono rivedere le impostazioni culturali su cui hanno fondato la loro professionalità docente. E' difficile in questo processo accettare di non avere più i punti fermi su cui s'è costruita un'identità professionale.
(Carlo Infante) Bisogna sapersi mettere in gioco. E guardarsi intorno riconoscendo gli input che arrivano al di fuori del mondo chiuso della scuola.
(Roberto Maragliano) Pensa a tutto il mondo del consumismo verso cui i nativi digitali sono naturalmente attratti. Il mondo della scuola lo ignora o lo demonizza. C'è una volontà di tenere separata la scuola dalla società nelle sue espressioni più quotidiane. In questa situazione c'è una schizofrenia del sistema educativo.
Il nativo digitale ha un patrimonio di intelligenza dentro si sé che esprime spesso nell'essere un consumatore attivo dei nuovi media. E' estremamente attento nel consumismo tecnologico e incredibilmente distratto sul versante scolastico. Non si ritrova in una scuola che gli impone di essere intelligente secondo una logica che non alberga più nel mondo delle connessioni web.
La robotica educativa, una nuova risorsa per la scuola
Intervista a Alfonso Molina
di Francesco Vettori - Fonte: Indire.it
Sono appena usciti due manuali dedicati alla Robotica educativa, editi dalla Fondazione Mondo Digitale, scaricabili gratuitamente da qui: ne parliamo con il direttore scientifico prof. Alfonso Molina, supervisore di entrambe le opere e autore della loro premessa.
I due volumi “Primi percorsi e giochi interattivi” e “Competizioni: un percorso formativo con Micromondi Ex Robotica e Lego NXT” sono dedicati a classi di studenti di età diversa. Che cosa si intende per robotica educativa e quali sono le sue applicazioni più significative?
La robotica educativa è lo sviluppo e l’uso dei robot a fini didattici, per l’insegnamento e per l’apprendimento. I robot sono macchine programmabili a cui si possono dare istruzioni che determinano il loro comportamento.
I robot facilitano la didattica costruzionista che stimola ad inventare, programmare e costruire apparecchi meccatronici (integrazione dell’elettronica con la meccanica) in processi ad alto potenziale multi-disciplinare.
La robotica educativa può essere utilizzata sia per l’apprendimento scientifico e tecnologico, parliamo di materie come matematica, fisica, biologia, ingegneria, computing che per discipline come l’arte, la musica e materie umanistiche come la filosofia (in particolare l’etica).
La robotica educativa inoltre permette agli studenti di sviluppare le competenze per la vita (creatività, problem-solving, lavoro di squadra ecc.) che giocano un ruolo di forte rilevanza per l’educazione del 21° secolo.
Per riprendere il titolo di un saggio di qualche anno fa che tratteggiava la situazione generale delle ICT, siamo ancora fermi a una rivoluzione incompiuta anche nella robotica oppure il momento dell’appiattimento sullo strumento, date le sue difficoltà d’uso, è stato superato?
Credo che sia in via di superamento. La robotica educativa si va sempre più diffondendo nelle scuole anche se ci sono ancora importanti ostacoli da superare, innanzitutto dal punto di vista del curriculum scolastico.
Tra le tendenze positive ci sono:
(a) l’arrivo di tecnologie a basso costo insieme alla crescita di modelli di software e hardware aperti
(b) lo sviluppo di materiali didattici sistematici (manuali, video, ecc.) sull’uso della robotica attraverso il ciclo scolastico, dalla scuola primaria alla secondaria superiore
(c) la crescente presenza in Internet di materiali e corsi “open content” forniti da università e altre organizzazioni di differenti parti del mondo
(d) l’inizio dell’inserimento della robotica nella offerta curriculare della scuola, innanzitutto in paesi come l’Olanda. In Italia, questa tendenza inizia a diffondersi negli istituti tecnici
(e) la diffusione di ambienti virtuali dedicati alla robotica educativa senza limiti di spazio e di tempo
Si fa un gran discutere di nativi digitali e delle resistenze, specie dei docenti, a riconoscere il valore delle nuove tecnologie: dal Vostro osservatorio che cosa vedete?
Tutti i processi di innovazione coinvolgono persone con diversi ruoli. I nativi digitali sono sicuramente avvantaggiati per il fatto che sono cresciuti circondati da tecnologia digitale che permette loro di comunicare senza frontiere e imparare accedendo a fonti e metodi che gli insegnanti più maturi non hanno mai conosciuto.
Ci sono poi dall’altra parte anche insegnanti e dirigenti scolastici innovatori che si sono “convertiti” alla tecnologia: la utilizzano e cercano di diffonderla all’interno della scuola. Molti di quelli che collaborano con noi lo fanno da tempo.
Per adesso questi “innovatori didattici” sono una minoranza perché ancora il sistema scolastico italiano non offre lo stimolo e il supporto necessario per far diventare l’innovazione nella didattica una meta da seguire con forza ed entusiasmo.
Il sistema scolastico non mostra una pratica d’implementazione tecnologica sistemica che aiuti a superare l'incertezze e le insicurezze normalmente associate con i cambi tecnologici. Le resistenze dei docenti “non-innovativi” non si devono vedere come irrazionali ma si devono capire per disegnare e implementare processi di innovazione più razionali.
Alle nuove tecnologie e forme del comunicare viene sempre più spesso aggiunto il termine “strategia”: può spiegare le ragioni di questa associazione?
Si usa il termine “strategia” perché l’adozione di nuove tecnologie e forme di comunicazione comporta processi sociotecnici complessi all’interno della società, ovvero processi che integrano aspetti tecnici e sociali in una sola realtà di cambiamento.
Questo processo è l’innovazione che è stata definita come invenzione + implementazione.
Se partiamo da questo presupposto, possiamo dire che c’è un chiaro bisogno di “strategie” con obiettivi, piani di azione, monitoraggio, controllo e valutazione per incrementare il più possibile le chance di successo. Questo è particolarmente importante nei casi di processi complessi su grande scala come quello della trasformazione verso l’educazione del 21° secolo. Senza una strategia lungimirante, lo spreco di energie e risorse è inevitabile.
Inoltre si parla anche di tecnologie strategiche, quelle di cui non si può fare a meno (come Internet) che richiedono lo stesso bisogno di strategie per stimolare e guidare una diffusione efficace della tecnologia nella società.
Alfonso Molina è professore di Strategie delle Tecnologie presso l'Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale.
di Francesco Vettori - Fonte: Indire.it
Sono appena usciti due manuali dedicati alla Robotica educativa, editi dalla Fondazione Mondo Digitale, scaricabili gratuitamente da qui: ne parliamo con il direttore scientifico prof. Alfonso Molina, supervisore di entrambe le opere e autore della loro premessa.
I due volumi “Primi percorsi e giochi interattivi” e “Competizioni: un percorso formativo con Micromondi Ex Robotica e Lego NXT” sono dedicati a classi di studenti di età diversa. Che cosa si intende per robotica educativa e quali sono le sue applicazioni più significative?
La robotica educativa è lo sviluppo e l’uso dei robot a fini didattici, per l’insegnamento e per l’apprendimento. I robot sono macchine programmabili a cui si possono dare istruzioni che determinano il loro comportamento.
I robot facilitano la didattica costruzionista che stimola ad inventare, programmare e costruire apparecchi meccatronici (integrazione dell’elettronica con la meccanica) in processi ad alto potenziale multi-disciplinare.
La robotica educativa può essere utilizzata sia per l’apprendimento scientifico e tecnologico, parliamo di materie come matematica, fisica, biologia, ingegneria, computing che per discipline come l’arte, la musica e materie umanistiche come la filosofia (in particolare l’etica).
La robotica educativa inoltre permette agli studenti di sviluppare le competenze per la vita (creatività, problem-solving, lavoro di squadra ecc.) che giocano un ruolo di forte rilevanza per l’educazione del 21° secolo.
Per riprendere il titolo di un saggio di qualche anno fa che tratteggiava la situazione generale delle ICT, siamo ancora fermi a una rivoluzione incompiuta anche nella robotica oppure il momento dell’appiattimento sullo strumento, date le sue difficoltà d’uso, è stato superato?
Credo che sia in via di superamento. La robotica educativa si va sempre più diffondendo nelle scuole anche se ci sono ancora importanti ostacoli da superare, innanzitutto dal punto di vista del curriculum scolastico.
Tra le tendenze positive ci sono:
(a) l’arrivo di tecnologie a basso costo insieme alla crescita di modelli di software e hardware aperti
(b) lo sviluppo di materiali didattici sistematici (manuali, video, ecc.) sull’uso della robotica attraverso il ciclo scolastico, dalla scuola primaria alla secondaria superiore
(c) la crescente presenza in Internet di materiali e corsi “open content” forniti da università e altre organizzazioni di differenti parti del mondo
(d) l’inizio dell’inserimento della robotica nella offerta curriculare della scuola, innanzitutto in paesi come l’Olanda. In Italia, questa tendenza inizia a diffondersi negli istituti tecnici
(e) la diffusione di ambienti virtuali dedicati alla robotica educativa senza limiti di spazio e di tempo
Si fa un gran discutere di nativi digitali e delle resistenze, specie dei docenti, a riconoscere il valore delle nuove tecnologie: dal Vostro osservatorio che cosa vedete?
Tutti i processi di innovazione coinvolgono persone con diversi ruoli. I nativi digitali sono sicuramente avvantaggiati per il fatto che sono cresciuti circondati da tecnologia digitale che permette loro di comunicare senza frontiere e imparare accedendo a fonti e metodi che gli insegnanti più maturi non hanno mai conosciuto.
Ci sono poi dall’altra parte anche insegnanti e dirigenti scolastici innovatori che si sono “convertiti” alla tecnologia: la utilizzano e cercano di diffonderla all’interno della scuola. Molti di quelli che collaborano con noi lo fanno da tempo.
Per adesso questi “innovatori didattici” sono una minoranza perché ancora il sistema scolastico italiano non offre lo stimolo e il supporto necessario per far diventare l’innovazione nella didattica una meta da seguire con forza ed entusiasmo.
Il sistema scolastico non mostra una pratica d’implementazione tecnologica sistemica che aiuti a superare l'incertezze e le insicurezze normalmente associate con i cambi tecnologici. Le resistenze dei docenti “non-innovativi” non si devono vedere come irrazionali ma si devono capire per disegnare e implementare processi di innovazione più razionali.
Alle nuove tecnologie e forme del comunicare viene sempre più spesso aggiunto il termine “strategia”: può spiegare le ragioni di questa associazione?
Si usa il termine “strategia” perché l’adozione di nuove tecnologie e forme di comunicazione comporta processi sociotecnici complessi all’interno della società, ovvero processi che integrano aspetti tecnici e sociali in una sola realtà di cambiamento.
Questo processo è l’innovazione che è stata definita come invenzione + implementazione.
Se partiamo da questo presupposto, possiamo dire che c’è un chiaro bisogno di “strategie” con obiettivi, piani di azione, monitoraggio, controllo e valutazione per incrementare il più possibile le chance di successo. Questo è particolarmente importante nei casi di processi complessi su grande scala come quello della trasformazione verso l’educazione del 21° secolo. Senza una strategia lungimirante, lo spreco di energie e risorse è inevitabile.
Inoltre si parla anche di tecnologie strategiche, quelle di cui non si può fare a meno (come Internet) che richiedono lo stesso bisogno di strategie per stimolare e guidare una diffusione efficace della tecnologia nella società.
Alfonso Molina è professore di Strategie delle Tecnologie presso l'Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale.
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